Ponte Chiani :appuntamento per domani 26 maggio alla cantina dei vini tipici dell’aretino con l’evento “cantina ospitale”

di Claudio Zeni

Paradiso del gusto, quello semplice, conviviale e di spirito. Arezzo e la sua provincia sono una terra fertile dove la cucina e le sue tradizioni hanno da sempre caratterizzato le usanze della propria gente e dove l’ospitalità in cantina oggi diventa un tassello fondamentale nel variopinto mosaico dell’offerta enogastronomica della regione. Dalla montagna alla pianura un’evoluzione continua di profumi, colori e paesaggi si rincorre per dare vita ad un sistema virtuoso che ha reso questa terra una piacevole meta per i gourmand del terzo millennio per le sue eccellenze enogastronomiche dove è ancora forte e presente una tradizione agricola e di coltura della vite. Tradizione che è diventata filosofia di vita per la Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino di Ponte Chiani (Ar), un’Associazione di Viticoltori che riunisce più di quattrocento soci, proprietari di oltre ottocento ettari di vigne a coltura specializzata in provincia di Arezzo. Costituita nell’anno 1970 la Cantina ha iniziato l’anno successivo la sua attività con la vinificazione di 10.006 quintali di uve conferite. Soci e uve conferite sono progressivamente aumentati, le strutture iniziali ammodernate ed ampliate fino agli attuali oltre centomila ettolitri di capienza complessiva. Il conferimento medio annuale supera i sessantamila quintali di uve, suddivise per circa un terzo ciascuno delle seguenti denominazioni: Indicazione Toscana I.G.T., Valdichiana Toscana D.O.C. e Chianti D.O.C.G.”I nostri vini sono ottenuti dall’accurata fermentazione di uve rosse e bianche, amorevolmente coltivate, esprimono la forza e il calore del sole italiano e la freschezza e la vivacità dei territori toscani” afferma Gianni Iseppi, Direttore Enologo della Cantina. “La cosa più importante è il rapporto stretto con il proprio territorio – sottolinea Massimo Peruzzi, Presidente della Cantina aretina – ; conoscerlo e amarlo perché la tradizione non può essere solo ereditata, ma conquistata con grande fatica. Ma quando avviene, la soddisfazione è raddoppiata ed impagabile.”. Prosegue su questa linea ‘Cantina Ospitale’, l’evento in programma nel pomeriggio di domenica 26 maggio che darà la possibilità a follower, sommelier e gente comune di visitare la cantina, oltre che degustare gratuitamente il ‘nettare di Bacco’ della Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino con l’immancabile porchetta e i salumi del territorio.