Ponte d’Arno : il 7 luglio torna “Capolavori a Tavola”, eccellenze  e solidarietà post Covid 19

di Claudio Zeni

Martedì 7 luglio torna il consueto appuntamento con la manifestazione “Capolavori a Tavola”, quest’anno presso la discoteca Piscine River Piper (loc. Ponte d’Arno, Castel San Niccolò – AR). Cucina di qualità, solidarietà, serenità e sicurezza post Covid 19 sono il mix vincente di Capolavori a Tavola, il format nato da un’idea di Simone Fracassi, il ‘Re della Chianina’, che ogni anno richiama nella suggestiva vallata del Casentino celebri cuochi, gelatieri, pasticceri, cioccolatieri e imprenditori del settore. Una rassegna unica nel suo genere, dedicata alla valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche nazionali ed internazionali e dei suoi protagonisti per una finalità benefica, visto che il ricavato della serata viene devoluto in sostegno ai progetti sociali dell’Associazione C3 Centro Creativo Casentino Onlus di Bibbiena (Ospedale e Protezione Civile del Casentino). «Capolavori a Tavola è nata nel lontano 2001 come occasione per promuovere e per far conoscere il prosciutto del Casentino, ma di anno in anno ha coinvolto professionisti sempre più importanti di tutta la penisola, arrivando a configurarsi come un vero e proprio gala della migliore cucina italiana e dei suoi protagonisti – ricorda Simone Fracassi – quest’anno, poi, vogliamo trasmettere a tutti i partecipanti la serenità e tranquillità di tornare a far scoprire alla gente il piacere della ristorazione e dei suoi grandi protagonisti».«Capolavori a tavola è un appuntamento di livello nazionale  capace di riunire in una sola serata alcuni dei migliori rappresentati dell’enogastronomia, il cui scopo è quello di  valorizzare le eccellenze dei nostri prodotti, unito ad una finalità benefica – conclude Fracassi – personaggi e produttori prestigiosi rispondono ogni anno presente al nostro invito e questo mi rende particolarmente felice, a dimostrazione che enogastronomia e solidarietà sono un vincente binomio per fare felici coloro che nella vita sono meno fortunati di noi».