Pratovecchio-Stia: non ha limiti l’inciviltà venuta a galla insieme all’immondizia recuperata dai volontari di Civitas sul Lungarno delle Monache
Neppure il lockdown ha fermato il malcostume di quanti vedono nel corso d’acqua una pattumiera comoda dove abbandonare rifiuti di ogni tipo. Materiali edili, pezzi legno, oggetti di plastica…. Non ha limiti l’inciviltà venuta a galla insieme all’immondizia recuperata dai volontari di Civitas Pratovecchio Stia sul Lungarno delle Monache.Altri quintali di spazzatura vanno a sommarsi con quelli raccolti dall’Associazione Pescatori Casentinesi che, nel mese di febbraio, ha ripulito 5 km di sponde, raccogliendo di tutto e di più, compresi mobili, lavandini, stoviglie, plastiche di vario genere, vecchi tablet, bidoni, tubi di ferro e tanto altro ancora, rifiuti che il taglio della vegetazione curato dal Consorzio 2 Alto Valdarno aveva portato alla luce.A ottobre, la stessa area era stata ripulita con l’operazione puliAMO l’Arno, organizzata dal comune in collaborazione con il Consorzio 2 Alto Valdarno, le associazioni di volontariato e le scuole. Impressionante la densità dei rifiuti recuperati: 1 kg per ogni metro!A pochi mesi di distanza, ecco le immagini e i dati allarmanti dell’iniziativa realizzata da Civitas. “E’ un fenomeno pericoloso – spiega Serena Stefani, Presidente del CB2 – perché i materiali abbandonati possono ostacolare il regolare defluire delle acque, aumentando grandemente il rischio idrogeologico; ciò è ancora più grave, perché gran parte del materiale raccolto non è conseguenza della forza della natura nei momenti di piena, ma dell’incuria umana. Il nostro impegno sarà di continuare a promuovere campagne di educazione ambientale per migliorare il rapporto uomo-fiume e, con esso, la tutela della sicurezza e la difesa della biodiversità dell’ecosistema fluviale, che rischia di essere soffocata dalle plastiche e da altri materiali inquinanti”. Un rischio che questa zona, dove sta crescendo il Contratto di Fiume “Vivere il Fiume” e destinata ad accogliere la zona di pesca aregolamento specifico, non può davvero permettersi di correre.Intanto a Pratovecchio Stia, con i ringraziamenti del Consorzio 2 Alto Valdarno, prosegue l’attività di Civitas, impegnata a ripulire tutto il tratto del fiume che attraversa l’abitato: “Ho imparato a nuotare qui. L’obiettivo è rendere fruibile questo tratto di argine restituendo ad esso l’aspetto che ricordano tutti coloro che, come me, sono cresciuti utilizzando la “piscina” naturale creata dalla briglia”, spiega il Presidente dell’Associazione Sergio Rialti.