Presentato a Cetona l’ultimo libro della giornalista-scrittrice Lorenza Foschini ”Il vento attraversa le nostre anime, Marcel Proust e Reynaldo Haln”

Di Leonardo Mattioli

 

La Libreria “Impression” di Cetona di Rita Polizzi è riuscita a portare la giornalista-scrittrice  Lorenza Foschini nella sua piccola galleria d’arte, un vero gioiello pieno di libri e di quadri, per farle presentare il suo ultimo libro “Il vento attraversa le nostre anime, Marcel Proust e Reynaldo Haln”. Non è stata una impresa da poco visto il tempo in cui viviamo in preda alla sindrome da Coronavirus. E invece parecchie persone hanno sfidato questa psicosi e si sono presentati all’appuntamento letterario promosso dalla gallerista milanese diventata oramai un punto di riferimento culturale in tutta l’area della Valdichiana del sud. Ma chi sono i due personaggi raccontati nel libro di Lorenza Foschini? Il primo è universalmente conosciuto: si tratta di Marcel Proust che da giovane non faceva pensare a un genio, colui che poi con Alla ricerca del tempo perduto sarebbe diventato lo scrittore assoluto del Ventesimo secolo. Un giovane che leggeva tanto, che aveva sempre a portata di mano l’arguzia e l’ironia. A venti anni già frequentava salotti mondani a Parigi, conteso dalle migliori famiglie. Reynaldo Hahn invece era di origine venezuelane, musicista di gran talento e di immensa vitalità, che andò spegnendosi con il passare degli anni. L’amore sia fisico che amicale tra i due non scoppiò a Parigi, ma in territorio “neutro”, in casa d’altri. Lorenza Foschini con “Il vento attraversa le nostre anime. Marcel Proust e Reynaldo Hahn “ fa un grande lavoro su questo amore, con le poche lettere rimaste e con un molta delicatezza, perché non vuole scandalizzare nessuno.Come un grande amore senza distinzioni di sesso o di razza (anche se entrambi erano ebrei) si danno dei nomignoli, le loro lettere sono piene di informazioni, dal libro che si è letto alle condizioni di salute. Ma Proust a ventitré anni già aveva una salute cagionevole. L’amore durò due soli anni, sebbene l’amicizia per tutta la vita di Proust, che morì a Parigi nel 1922, a Rue Hamelin.Negli ultimi anni di vita, Proust aveva dei punti fissi: la governante Celeste, come segretario Alfred Agostinelli e l’amicizia di Reynaldo. Quando morì Agostinelli in un fatale incidente, la vita “tranquilla” di Proust sparì. Anche in questo caso e con la delicatezza che contraddistingue la scrittrice, lei scrive che non ci fu amore fisico tra i due. Proust era già malatissimo e dopo la morte di Agostinelli non resta che Reynaldo che, a parte l’amicizia con Marcel, non ebbe una gran vita. È un uomo risentito, la sua musica resta indietro, non conosce evoluzioni, il successo della gioventù è un ricordo amaro. Ma quando scrive a Marcel ritrova la tenerezza perduta. È preoccupato quando l’amico non mangia niente, nemmeno un po’ di purè. Quando scompare Proust, Reynaldo capisce la grandezza dell’amico, del suo lunghissimo romanzo che trova approvazioni e consensi.Con questo libro, Lorenza Foschini fa una scelta: dare voce a Reynaldo, tacitando su altri amici o su altri presunti amori.