Progetto centrale geotermica in Val di Paglia: una bocciatura netta è venuta nuovamente dalla riunione delle associazioni ambientalistiche a cominciare da quelle locali come “Ecosistema Val d’Orcia”ma anche da quelle nazionali come Legambiente, Italia Nostra, Fai e da tante amministrazioni comunali. Sarà chiesta una Valutazione di Impatto Ambientale, che organizzerà  tavoli tecnici di lavoro su acquifero geotermale, su rischio sismico, su analisi del PIT e del PTC provinciale, su valutazione del Piano di Gestione del sito UNESCO Val d’Orcia e dei disciplinari Doc Orcia, IGT . Saranno chiesti modifica legislativa per protezione siti Unesco e istituzione del parco archeologico della val di Paglia.Istituito anche un ufficio legale, in collaborazione con l’Università di Siena

Una bocciatura netta e sonora al progetto della società Sorgenia di realizzare nella Val di Paglia una centrale geotermica  è venuta nuovamente dalla riunione delle associazioni ambientalistiche a cominciare da quelle locali come “Ecosistema Val d’Orcia”ma anche da quelle nazionali come Legambiente, Italia Nostra, Fai e da tante amministrazioni comunali. Presente anche  Alberto Asor Rosa il progetto della società Sorgenia è stato respinto totalmente. Sarà chiesta una Valutazione di Impatto Ambientale che organizzerà  tavoli tecnici di lavoro su acquifero geotermale, su rischio sismico, su analisi del PIT e del PTC provinciale, su valutazione del Piano di Gestione del sito UNESCO Val d’Orcia e dei disciplinari Doc Orcia, IGT .Sarà chiesta inoltre la modifica legislativa per la protezione siti Unesco e l’ istituzione del parco archeologico della val di Paglia.Istituito anche un ufficio legale, in collaborazione con l’Università di Siena. Insomma la Val d’Orcia e l’Amiata sono scese in armi per la battaglia finale contro il progetto di questa centrale in Val di Paglia ma a poca distanza dal parco patrimonio dell’Unesco. E’ stato quindi un risultato straordinario quello raggiunto al Convegno sulla Centrale geotermica chiamata “Le Cascinelle” svoltosi a San Quirico d’Orcia. Sala gremita sia il mattino che il pomeriggio, oltre 140 gli accrediti  oltre alla stampa e alle autorità. Relatori di altissimo livello tra cui il vulcanologo dell’istituto di geofisica e vulcanologia Giuseppe Mastrolorenzo, il geologo Andrea Borgia tra i massimi esperti di geotermia in Amiata e rischi per la salute, l’archeologo docente di Archeologia del paesaggio presso l’Università di Siena Franco Cambi, Ugo Sani storico già presidente della Fondazione Tagliolini Centro Studi del Paesaggio, Leonardo Porcelloni geografo assistente di Geografia Umana presso l’Università di Nottingham, Carlo Balducci ingegnere massimo esperto degli impatti sull’ambiente esercitati dagli effetti della geotermia, Benedetta Origo, nota imprenditrice locale, proprietaria de La Foce. Hanno aperto la giornata gli interventi di Edoardo Meloni presidente dell’Associazione Pyramid di Radicofani e Nicoletta Innocenti presidente di Opera Val d’Orcia, associazione già nota al territorio per la tutela della Quercia delle Checche, monumentale che ottenne nel 2017 il riconoscimento di primo Albero Monumentale in Italia. Le due associazioni hanno parlato a nome di Ecosistema Val d’Orcia, contenitore partecipato da associazioni, imprenditori, cittadini e amministratori, di cui Pyramid e Opera hanno svolto il coordinamento e la cabina di regia delle molte azioni svolte in questo ultimo mese e mezzo di tavoli di lavoro, ricerche, contatti e focus su tematiche specifiche. Hanno coordinato il tavolo dei relatori l’ex sindaco di Radicofani Anna Bonsignori il mattino e Giorgio Scheggi, intellettuale locale , il pomeriggio. Al Convegno hanno partecipato la vice Presidente del FAI già sottosegretario del Mibact Ilaria Borletti Buitoni promotrice della Carta Nazionale del Paesaggio, che ha portato alla platea l’adesione del FAI nazionale e il Presidente regionale e responsabile nazionale per il paesaggio di Legambiente Fausto Ferruzza, membro dell’Osservatorio Nazionale per la Qualità del Paesaggio presso il Mibact. È poi intervenuto il sindaco di Castiglione d’Orcia Claudio Galletti a nome del proprio comune e in rappresentanza dei comuni di Radicofani (già ampiamente espressosi contro la centrale e che a breve produrrà alla regione Toscana una VIA di opposizione) e di San Quirico d’Orcia in via di definizione, dichiarando la netta contrarietà al progetto Sorgenia in quanto la centrale confliggerebbe con le linee guida in termini di sviluppo e di prospettive economiche, sociali e culturali del territorio della Val d’Orcia definendole inconciliabili e incompatibili con esso. È poi giunta  l’adesione di Italia Nostra Nazionale tramite la Presidente Annarita Signorini, l’adesione della Rete dei Comitati in difesa del territorio tramite il presidente Eros Teti e il riconoscimento all’importante azione in corso di svolgimento da parte del Presidente onorario Alberto Asor Rosa. Hanno inoltre aderito formalmente la rete NO.GE.SI nella voce del rappresentante Velio Arezzini, SOS Geotermia, Cinzia Mammolotti per No Geo Amiata e molte altre associazioni del territorio della Val d’Orcia, dell’Amiata e del senese. Le conclusioni sono state tratte  da Nicoletta Innocenti che ha annunciato  che Ecosistema Val d’Orcia presenterà una propria Valutazione di Impatto Ambientale, che organizzerà fin dall’inizio della prossima settimana tavoli tecnici di lavoro su acquifero geotermale, su rischio sismico, su analisi del PIT e del PTC provinciale, su valutazione del Piano di Gestione del sito UNESCO Val d’Orcia e dei disciplinari Doc Orcia, IGT castagna amiatina ecc… Sempre la prossima settimana verrà inoltre istituito un ufficio legale, in collaborazione con l’Università di Siena e un ufficio stampa.