Radicofani: osservatorio astronomico; lettera del capogruppo di minoranza Massimo Magrini ,”il complesso astronomico è chiuso al pubblico perché manca un elemento fondamentale per l’ osservazione della volta celeste: il telescopio. L’amministrazione in carica dal 2014 ad oggi non ha cercato ulteriori fonti di finanziamento, specie dalla Comunità europea, per completare il progetto. Speriamo non sia l’ ennesima cattedrale nel deserto.”

Dal capogruppo di minoranza di Radicofani Massimo Magrini riceviamo una lettera che pubblichiamo

“Egr. direttore, qualche settimana fa è stato rilanciato, sul suo giornale online, un articolo del 2018 in cui l’amministrazione  comunale di Radicofani annunciava il completamento delle opere e l’imminente apertura al pubblico dell’ Osservatorio astronomico di Monte Calcinaio. Come può facilmente verificare le cose, purtroppo, non stanno così. Ad oggi il complesso astronomico è chiuso al pubblico perché manca un elemento fondamentale per l’ osservazione della volta celeste: il telescopio. Per maggiore chiarezza mi permetto di riassumere la storia di questo bellissimo progetto incompiuto nato dalla passione per l’ astronomia del Dott. Giulio Alberti il quale, circa 20 anni fa lo presentò all’ amministrazione comunale. Nel 2001/2002 il comune ottenne un finanziamento di circa 74.000 euro dalla Regione Toscana sulla Legge 22 ,  progetti di sostegno alle politiche giovanili, con il quale fu realizzata la struttura in cemento armato. Nel 2004 fu rimodulato il progetto redatto nel 2001, in modo da prevedere la realizzazione del complesso per stralci funzionali e consentire in tempi ragionevoli l’inizio dell’ attività. Motivo per cui fu raggiunto un accordo con il Dipartimento di Fisica dell’ Università di Siena per la gestione scientifica e didattica dell’ osservatorio. Premesse fondamentali per dare al progetto una valenza di area visto che i benefici economici sarebbero stati per tutto il territorio circostante. Nel 2008 la Fondazione MPS assegnò un contributo di 200.000 euro con i quali furono fatte le tamponature, gli impianti, gli infissi e la cupola girevole con relativa strumentazione.  Nel 2009 la Fondazione MPS assegnò un  ulteriore finanziamento di 180.000 euro per la realizzazione di opere infrastrutturali quali : parcheggio, miglioramento della viabilità, collegamento alla rete elettrica, telescopio solare e piazzole di osservazione amatoriali collegate in remoto con il computer principale dell’ osservatorio.  Quest’ ultimo finanziamento fu rimodulato nel 2012  per le note vicende della banca ed è stato utilizzato negli ultimi anni con un percorso a dir poco contorto fatto di annullamenti di appalti già assegnati, nuove gare e rescissioni che hanno dilazionato in modo assurdo i tempi di realizzazione delle opere.  Nel frattempo l’ amministrazione in carica dal 2014 ad oggi non ha cercato ulteriori fonti di finanziamento, specie dalla Comunità europea, per proseguire il completamento di un progetto che è un unicum nel suo genere nel centro Italia e ha una valenza territoriale importantissima perché implementa l’offerta culturale e turistica in un settore nuovo che si concilia perfettamente con la valorizzazione dell’ ambiente, del paesaggio culturale prerogative del riconoscimento UNESCO.Non avere cercato in sei anni alcun finanziamento per realizzare altri stralci funzionali e lo stato di abbandono in cui versa attualmente la struttura, nonostante i lavori finanziati nel 2009 si siano chiusi da pochi mesi , dimostrano il disinteresse e la totale mancanza di strategia per questo progetto da parte dell’ amministrazione comunale. Speriamo non sia l’ ennesima cattedrale nel deserto.”