Regionalismo differenziato, primo incontro a Roma per la Toscana il 28 ottobre

di Walter Fortini

“Il primo incontro con la struttura tecnica del ministro Boccia è fissato per il 28 ottobre mattina” , lo ha annunciato l’assessore regionale alla presidenza, Vittorio Bugli. Inizia tra dieci giorni dunque il negoziato sull’autonomia differenziata per la Toscana, che si aggiunge ai percorsi già avviati (e che ripartiranno anch’essi) di Veneto, Emilia Romagna e Lombardia.”Si dà in questo modo rapido seguito – ha commentato Bugli – a quanto annunciato dal ministro Boccia durante l’incontro avuto solamente tre giorni fa in Regione e riferito poi dallo stesso ministro in successive dichiarazioni. Ringraziamo per la sollecita risposta e garantiamo la massima collaborazione per il lavoro, che finalmente avrà inizio, nel merito delle richieste avanzate dalla Toscana. Riteniamo di poter dire che noi siamo pronti a fornire tutto il nostro supporto”.L’iter prevede l’avvio di un negoziato con il Governo e alla fine la stipula di un’intesa. Sono dieci la materie in cui la Regione Toscana si candida per una maggiore autonomia. Si va dal governo del territorio, per difendere sviluppo sostenibile e contenimento del suolo oggi garantiti dalle leggi urbanistiche toscane e dal piano paesaggistico, all’ambiente, prima in capo alle Province ed oggi tornato, almeno in Toscana, alla Regione. Ci sono i beni culturali (e in particolare la loro promozione unitaria sulle territorio regionale) e c’è il lavoro; ci sono l’istruzione tecnica professionale e la formazione, i porti (comprese le concessioni demaniali), l’accoglienza e assistenza ai rifugiati e la sanità, dove la richiesta di particolare autonomia riguarda l’organizzazione, la gestione delle risorse professionali e l’intramoenia, la form azione specialistica, tariffe e compartecipazione alla spesa, il patrimonio edilizio e l’equivalenza terapeutica dei farmaci. La richiesta di maggiore autonomia si estende anche al coordinamento della finanza pubblica e alle autonomie locali, in forza della legislazione avanzata su associazionismo, fusioni, riordino delle ex funzioni provinciali ma anche semplificazione dei rapporti con cittadini e imprese.Tre giorni fa, durante la visita a Firenze del ministro Boccia, il presidente della Toscana Enrico Rossi e l’assessore Bugli avevano sottolineato apprezzamento per il nuovo approccio sull’autonomia differenziata, in un quadro di garanzie per tutti ed evitando rischi di rotture dell’unità e della coesione nazionale.”Auspico – ha ripetuto anche oggi Bugli – di poter andare, una volta che il Parlamento avrà varato la legge quadro, ad una rapida approvazione della norma che riguarderà l’autonomia della Toscana. Voglio fare tre esempi rispetto ad alcune delle richieste che abbiamo fatto. Sulla sanità vogliamo poter decidere, in presenza di un bilancio in regola come il nostro, di assumere il personale che ci serve, senza vincoli. Saremo così meglio in grado di dare al sistema sanitario regionale una maggiore efficienza. Sui beni culturali vogliamo avere la possibilità di coordinare eventi e percorsi promozionali tenendo conto del patrimonio comunale, regionale e statale presente in Toscana. In tema di sicurezza sul lavoro riteniamo necessario poter disporre controlli contando sulla presenza congiunta dell’ispettorato del lavoro”. Della trattativa con il livello statale sarà costantemente tenuto aggiornato il Consiglio regionale, così come anche il tavolo che la Regione ha aperto con gli enti locali toscani.