Roma: Commissione d’inchiesta su fatti del “Forteto”; on. Stefano Mugnai indicato come capogruppo FI nella bicamerale. «Orgoglioso di questo ruolo- ha detto Mugnai che è anche il coordinatore regionale toscano di FI-; lo porterò avanti nel nome della verità»
E’ l’onorevole Stefano Mugnai il capogruppo di Forza Italia in Commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti del Forteto. Il deputato è stato indicato durante la prima seduta dell’organismo bicamerale svoltasi a Palazzo San Macuto a Roma, dai gruppi di Forza Italia di Camera e Senato. Adesso Mugnai rappresenta quindi l’intera compagine degli Azzurri nell’ufficio di presidenza della Commissione. Mugnai, che alla Camera è Vicecapogruppo di Forza Italia, ha accolto con soddisfazione l’indicazione caduta su di lui per il ruolo chiave in Commissione d’inchiesta: «Proprio io ho presentato, come mio primo atto di mandato, una delle proposte di legge istitutive di questo organismo a mio avviso indispensabile – ha sottolineato Mugnai che è anche coordinatore regionale toscano di FI – per far compiere un nuovo importante passo avanti, forse quello definitivo, nel percorso di verità sui drammatici fatti avvenuti per trent’anni all’interno della comunità-setta del Mugello, in provincia di Firenze. Lì minori venivano collocati in affido e lì, secondo quanto ormai asseverato anche per via giudiziaria con condanne in via definitiva, subivano pesanti abusi sia fisici, e anche sessuali, che psicologici e di sfruttamento. Il tutto mentre il Forteto veniva portato in palma di mano istituzionale a ogni livello, in un cortocircuito che nel Consiglio regionale della Toscana abbiamo dovuto ricostruire con dolore e sconcerto nel corso dei lavori della prima Commissione regionale di inchiesta che io stesso ho presieduto». «Oggi – ha concluso Mugnai – apriamo questa nuova pagina di verità. Proprio nel nome della verità e per restituire un ulteriore tassello di riconoscimento e legittimazione alle vittime di quel sistema malato intendo da questo momento portare avanti il mio nuovo ruolo. Perché non accada mai più».