San Casciano dei Bagni:  al via l’iniziativa della Cooperativa di Comunità “Filo & Fibra”. Un progetto  che, grazie al finanziamento della Regione Toscana, ha rivitalizzato i  piccoli borghi facenti parte del territorio comunale

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Di Giulia Benocci

Giornata importante per la comunità di San Casciano dei Bagni: infatti è stato dato ufficialmente il via alla Cooperativa di Comunità Filo&Fibra insieme all’assessore regionale Vittorio Bugli che ha sostenuto l’iniziativa, ai consiglieri regionali Simone Bezzini e Stefano Scaramelli, ai sindaci dei comuni vicini Eva Barbanera di Cetona  e Francesco Landi di Sarteano  e soprattutto insieme alle donne e agli uomini della cooperativa Gloria Lucchesi,Fulvia Candeloro,Massimiliano Fastelli,Stefano Rosati,Patrizia Cherubini, Maria Malacarne… e tanti altri. La Cooperativa di Comunità “Filo & Fibra” si è presentata ufficialmente al Teatro dei “Georgofili Accalorati” di San Casciano dei Bagni, con un progetto molto ambizioso e originale, partendo da un’idea ecosostenibile e di economia circolare, per provare a sostenere ed incrementare le attività commerciali di un piccolo territorio. “Oggi siamo qui a dare il via vero e proprio di questa bella iniziativa, che per la nostra piccola comunità è una grande opportunità – ha spiegato il vicesindaco Agnese Carletti  – . Il progetto è stato realizzato grazie al contributo della Regione Toscana,  il suo impegno nel nuovo modo di guardare le cooperative di comunità, segna il passaggio nel modo nuovo di guardare i nostri territori!”.L’idea è nata nel 2017 da Gloria Lucchesi, Presidente della Cooperativa “Filo & Fibra”, insieme ad un gruppo di signore della zona; la spinta iniziale è stata data dalla voglia di poter fare qualcosa per la comunità anche dal punto di vista lavorativo. “Abbiamo iniziato cucendo dei porta flauti, con stoffe regalate e poi delle borse,  ma non sapevamo come concretizzare e formalizzare la nostra idea. Poi l’anno scorso è uscito un bando della Regione Toscana che rispecchiava perfettamente il nostro progetto, abbiamo partecipato al bando e siamo riuscite a vincerlo, ricevendo un finanziamento di 50 mila Euro”,  ha raccontato orgogliosa  Gloria Lucchesi. Il progetto prevede l’uso della lana; poiché è un materiale destinato ad essere trattato come un rifiuto speciale ovvero difficile e costoso da smaltire la cooperativa ha comprato la lana (sarda 200 Kg e appenninica 2200 Kg) da cinque aziende locali che hanno collaborato ad un euro al chilogrammo anziché 0,30 centesimi. Trovato il camion per trasportare la lana, (“cosa tra l’altro non facile” ha sottolineato la Lucchesi), i pastori, coordinati da Marco Mereu, hanno tosato le pecore, dopodiché 2500 Kg di lana sono stati trasportati a Vernio dove è stata lavata e carbonizzata. “Salvata” la lana, le signore si sono messe in contatto con persone esperte che sapessero lavorarla, creando una fitta e solida rete di canali nel rispetto dell’ambiente. “Non lavoriamo solo con la lana – ha precisato la Presidente – facciamo economia circolare, prendendo solo prodotti della zona”.Il comune poi ha dato un enorme supporto, donando alla cooperativa due locali nell’ex scuola di Celle sul Rigo, in cui ci sono ora un museo della macchina da cucire e uno spazio di coworking dotato di strumenti tecnologici necessari per la lavorazione dei tessuti. I locali sono arredati con manufatti degli artigiani e falegnami locali. Due altri punti dell’enorme e ambizioso programma sono: realizzare un negozio e-commerce per la vendita online dei prodotti e ridar vita alle vetrine dei negozi non più utilizzate, allestendoli con gli oggetti realizzati. Al momento ci sono due vetrine a Celle sul Rigo e una a San Casciano dei Bagni.“Si sta cercando, come Regione-ha aggiunto l’assessore regionale Vittorio Bugli – di rimettere in moto la professionalità e le abilità degli individui, soprattutto nelle piccole comunità, perché producono ricchezza per il territorio e creano maggiori opportunità di lavoro, distogliendo i giovani dall’esodo in centri più grandi. La Regione ha stanziato 1,3 milioni  di Euro per finanziare le 25 cooperative di comunità esistenti nel territorio toscano, per cercare di coinvolgere più persone possibili, proprio perché crediamo in questo progetto di rivitalizzazione dei piccoli centri”.