San Quirico d’Orcia: domani 25 novembre torna a riunirsi il neocoordinamento di “Ecosistama Val d’Orcia” che riunisce i soggetti contrari alla realizzazione della centrale geotermica in Val di Paglia a 400 metri della Val d’Orcia

Domani lunedì 25 novembre alle ore 16:00 al Teatrino di Palazzo Chigi a San Quirico d’Orcia torna a riunirsi il coordinamento del tavolo tecnico di “Ecosistema Val d’Orcia” valutativo sulla Centrale Geotermica a ciclo binario a media entalpia che Sorgenia intenderebbe realizzare in Val di Paglia in località Voltole (uno dei luoghi di maggiore interesse storico archeologico dell’area della Via Francigena nel sud del senese) a 400 mt dall’ingresso del Parco Artistico Naturale della Val d’Orcia sulla SR 2 Cassia accesso sud all’area Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO della Val d’Orcia. All’incontro, che segue il primo già tenutosi il 14 novembre e che ha visto la presenza dei sindaci dell’area e delle maggiori associazioni in difesa del territorio, saranno presenti nuovamente i sindaci della Val d’Orcia, consiglieri di maggioranza e di minoranza, rappresentanti del comparto produttivo, associazioni di categoria, sindacati, imprese agricole, commercianti, imprenditori. L’incontro è quindi rivolto a tutti coloro che vogliono saperne di più riguardo un progetto che rischia di avere un elevato impatto ambientale e paesaggistico e che si pone in posizione nettamente contrastante con l’idea di sviluppo sostenibile e di riconoscibilità nelle produzioni di eccellenza che la Val d’Orcia ha saputo esprimere negli ultimi decenni grazie agli investimenti, all’impegno e alla passione di tanti. La Val d’Orcia ha ottenuto nel 2004 il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO con le seguenti motivazioni: La Val d’Orcia è un eccezionale esempio del ridisegno del paesaggio nel Rinascimento, che illustra gli ideali di buon governo nei secoli XIV e XV della città-stato italiana e la ricerca estetica che ne ha guidato la concezione. Il paesaggio della Val d’Orcia è stato celebrato dai pittori della Scuola Senese che fiorì nel periodo rinascimentale e le sue immagini, in particolare le rappresentazioni dei paesaggi in cui le persone sono raffigurate mentre vivono in armonia con la natura, sono diventate un’icona del Rinascimento che ha influenzato profondamente il pensiero sul paesaggio.La Val d’Orcia, connubio di arte e paesaggio, spazio geografico ed ecosistema, è l’espressione di meravigliose caratteristiche naturali ma è anche il risultato e la testimonianza della gente che vi abita. Tra il paesaggio duro, accidentato delle crete e quello più morbido delle colline dove la macchia mediterranea, i vigneti, gli uliveti, le coltivazioni promiscue si scambiano e si intersecano in affreschi di rara bellezza, si comprende con chiarezza come e quanto abbia pesato la consapevolezza dell’uomo di dipendere, nelle sue opere, dalle risorse dell’ambiente circostante e dal loro utilizzo in modo non distruttivo. Secondo  “Ecosistema Val d’Orcia , “è  totalmente evidente che una Centrale geotermica, peraltro sperimentale e di tecnologia ancora non testata in Italia, di una estensione progettuale pari a 11 campi da calcio posta alla porta sud del area Unesco, a meno di 400 mt dal cartellone che indica “Benvenuti nel Parco Artistico Naturale della Val d’Orcia” confligge strutturalmente con l’indirizzo economico, politico e culturale che i 5 comuni della valle hanno voluto attribuire al modello di sviluppo di questa terra straordinaria, oggi icona di bellezza e armonia in tutto il mondo. E’ altrettanto chiaro al Coordinamento che ciò nuocerebbe gravemente al grand Val d’Orcia, oltrechè costituire un grave rischio per l’acquifero idrotermale (a poca distanza le terme di Bagni San Filippo e Bagno Vignoni), per l’assetto idrogeologico dell’area della Val di Paglia, per l’insediamento di forte valenza archeologica di Voltole posto lungo la via Francigena (Voltole è lo Sce Petri in Paill dell’itinerario di Sigerico Arcivescovo di Canterbury di ritorno da Roma nel 994), oltrechè per innumerevoli altre motivazioni che verranno esposte durante l’incontro”.