San Quirico d’Orcia: già 475 le firme raccolte sotto la petizione per il Ministro Franceschini per salvare gli Horti Leonini

In pochi giorni hanno firmato la petizione su Change.org per il Ministro Dario Franceschini per ‘salvare’ gli Horti Leonini di San Quirico d’Orcia  già 475 persone, tra cui Associazioni nazionali, giornalisti, figura della cultura e dello spettacolo, operatori del turismo, blogger. “L’obiettivo delle 500 firme – ha spiegato Nicoletta Innocenti uno delle promotrici dell’iniziativa insieme a decine di associazioni e organizzazioni ambientaliste- verrà raggiunto in meno della metà del tempo che ci eravamo prefissi, ma è importante andare avanti con determinazione, più siamo e più avremo ascolto.”. “A San Quirico d’Orcia, cittadina nel cuore della Val d’Orcia dal 2004 Patrimonio Unesco, – è scritto  tra nella petizione a Franceschini – si sta perpetrando un danno pesantissimo, e forse irreversibile, a uno dei gioielli della Toscana: gli Horti Leonini, un giardino cinquecentesco frutto dell’intuizione di Diomede Leoni, uno degli uomini più vicini a Michelangelo Buonarroti che ne fu il mèntore e con ogni probabilità l’ispiratore del progetto. Il giardino è uno dei monumenti più ammirati dell’intera Val d’Orcia e del senese e costituisce un unicum, nel senso che, come recita una lettera che nel 1581 il Leoni inviò ai Medici per ottenere un aiuto economico per le opere realizzate a San Quirico in gran parte distrutta dalla guerra tra Siena e Firenze, il suo progetto non fu pensato come luogo di delizie al servizio di una villa padronale, ma come Orti «che tornano ad ornato di quel luogo dove esso è nato et a qualche comodità ancora delli viandanti e specialmente Nobili».Al ministro pertanto si chiede ,”sebbene in maniera tardiva dovuta alla segretezza con cui l’intervento è stato effettuato, di intervenire presso gli uffici periferici del suo Ministero per sospendere i lavori di manutenzione e richiedere informazioni utili a «salvare il salvabile» oltrechè consentire la valutazione della correttezza o meno dei passaggi tecnici e formali tesi al rispetto delle norme a tutela dei patrimonio monumentale del nostro Paese. Confidiamo perciò nella Sua nota sensibilità e in un Suo intervento urgentissimo che fermi lo scempio di un giardino storico che Le assicuriamo essere (o essere stato) un vero gioiello d’arte dei giardini italiani”.