San Quirico d’Orcia: orti urbani e oliveti nel centro storico concessi a cittadini e associazioni per  prendersene cura. Il sindaco Maramai: «Importante valore sociale per la nostra comunità e per il decoro urbano»

Oliveti e orti urbani del centro abitato di San Quirico vengono concessi rispettivamente per tre anni e cinque anni tramite comodato modale, ai cittadini, associazioni e coop sociali. Pubblicati infatti sul sito dell’Amministrazione comunale (www.comunesanquirico.it) – oppure disponibili all’ufficio tecnico – i moduli per presentare la domanda di assegnazione degli appezzamenti e delle piante di olivo. Gli oliveti sono situati nelle aree verdi in Via dei Fossi (11 piante area parcheggio) e al Parco Carlo Sorbellini dove si trovano 142 piante di olivo. Mentre per quanto riguarda gli orti, si trovano a ridosso delle mura esterne tra Via della Piaggia e Via dei Fossi, di proprietà comunale, rispettivamente di 180 metri quadri e di 220 metri quadri. «Il progetto degli orti urbani e degli oliveti curati e coltivati direttamente dai cittadini – sottolinea il sindaco di San Quirico d’Orcia, Danilo Maramai – ha un importante valore sociale per la nostra comunità: può essere, infatti, un’occupazione ed un passatempo importante per qualche persona in pensione, oppure un’attività sociale per ‘soggetti svantaggiati’ o minori. Senza dimenticare l’importanza del progetto nel contribuire al mantenimento del decoro urbano di queste zone di San Quirico: oliveti curati, siepi e piccoli appezzamenti di terreno ordinati non sono aspetti secondari». Fra i criteri di aggiudicazione per i soggetti individuali, “il maggiore disagio economico” attraverso certificazione Isee, che costituirà il requisito per la scelta dell’assegnatario in caso di più richieste. In caso di domande concorrenti per uno stesso appezzamento sarà tenuto conto, in primo dell’ordine di arrivo al protocollo. Per quanto riguarda le associazioni o coop sociali è richiesta la presentazione di un progetto nel quale venga evidenziato il grado di coinvolgimento dei soggetti svantaggiati o minori e il ritorno in termini di benessere psicofisico e il loro coinvolgimento sociale.In cambio il Comune richiede la manutenzione ordinaria delle piante di olivo e delle siepi nel caso degli orti urbani. Per gli oliveti è richiesta la potatura delle piante con conseguente pulizia delle aree dagli stralci, concimazione delle piante e raccolta delle olive. Mentre per gli orti urbani il raccolto resta in disponibilità del Conduttore per quanto riguarda l’olio, ricavato dalla manutenzione degli oliveti, l’80% resta al Conduttore mentre il 20% deve essere consegnato al Comune per essere destinato alla mensa scolastica e/o ad associazioni ed istituzioni che promuovono iniziative di valorizzazione e pubblicizzazione del prodotto.