San Quirico svela i suoi tesori di notte. Aperture straordinarie degli Horti Leonini, Palazzo Chigi e chiese

Una notte all’insegna dell’arte, della storia, delle bellezze paesaggistiche e naturali. Sabato 7 agosto, San Quirico d’Orcia (Siena) apre i suoi tesori in via del tutto eccezionale fino alle 23.30. Sarà così possibile visitare i cinquecenteschi Horti Leonini, opera di Diomede Leone, nel cuore del centro storico, lo storico Palazzo Chigi con le sue sale affrescate con le mostre di Forme nel Verde e Ritratti in musica e le tre chiese di Santa Maria Assunta, della Madonna e la Collegiata.  San Quirico è uno degli esempi più notevoli di urbanistica medievale del Senese. La Collegiata presenta all’esterno tre portali. Il primo è un magnifico esempio di romanico.  Ancora di evidente gusto romanico, il portale di mezzogiorno attribuito a Giovanni Pisano. L’altro protiro unisce in un equilibrio mirabile gli stili romanico e gotico. Da ammirare, all’interno, oltre al trittico quattrocentesco di Sano di Pietro e agli elementi barocchi, il coro ligneo finemente intarsiato da Antonio Barili fra il 1482 e il 1502.A fianco della Collegiata si erge il Palazzo Chigi, ora sede del Comune, voluto nella seconda metà del XVII secolo dal cardinale Flavio Chigi e progettato dell’architetto Carlo Fontana. Splendidi, nel cuore del centro storico, gli Horti Leonini, realizzati intorno al 1580 da Diomede Leoni. Di lì si giunge al «giardino delle rose», attiguo a S. Maria Assunta, una magnifica pieve romanica di cui si ha notizia a partire dal 1014 e posta lungo il tracciato della via Francigena che taglia in due il paese. Sulla piazza principale si affaccia la chiesa di San Francesco, detta chiesa della Madonna. All’interno si possono ammirare la bellissima madonna di Andrea della Robbia, qui trasferita dalla cappella di Vitaleta e due statue lignee policrome attribuite a Francesco di Valdambrino. Mercoledì 11 agosto, invece, appuntamento con l’osservazione guidata del cielo dalla Cappella di Vitaleta (ore 20.45), a cura di Alessandro Marchini, direttore dell’Osservatorio Astronomico dell’Università di Siena, accompagnato dalle melodie di Virginia Sutera e Alberto Braida .