Sarteano:  a colloquio con Gianna Buraschi, candidata di “Toscana Civica”,  lista che ha l’obiettivo di “attrarre i voti dei moderati delusi per permettere al centrodestra di vincere e  quindi cambiare e  migliorare le cose che in Toscana non funzionano a cominciare dalla sanità”

Di Leonardo Mattioli

Sanità e infrastrutture ma anche lavoro e turismo senza dimenticare le problematiche legate all’agricoltura, all’ambiente e alle cosiddette eccellenze che sono una vera ricchezza per la Toscana. E’ un fiume in piena quando affronta questi temi e quando li sviscera uno per uno per spiegare come vanno affrontati e migliorati. D’altronde è fatta così Gianna Buraschi: quando ha di fronte un problema lo esamina, lo approfondisce, lo studia fin nei minimi particolari mentre il suo cervello ha già cominciato a lavorare per trovare una soluzione. E’ una giovane donna determinata. Eppure non parrebbe guardandola sotto una cascata di capelli biondi che incorniciano due occhi azzurri e un sorriso dolce.  In effetti la candidata alle prossime elezioni regionali per la lista “Toscana Civica per il cambiamento” ,che appoggia la candidatura di Susanna Ceccardi alla presidenza della Toscana, è una donna che sa quello che vuole, è fortemente decisa dietro quell’apparenza di una giovane dall’aspetto non volitivo. Sembra un personaggio uscito dalla penna di Dacia Maraini  quando tratteggia una delle sue “eroine” dal sapore autobiografico e, a pensarci bene, Gianna un po’ assomiglia anche fisicamente alla scrittrice tosco-sicula. La incontro oggi, giorno di chiusura della campagna elettorale, per fare il punto dopo un mese passato a correre (lei Gianna, non io, ndr.) da un punto all’altro della provincia senese per parlare ai potenziali elettori e soprattutto ascoltarli. Sarteanese doc, Gianna Buraschi, dal cognome più lombardo che mediceo,è stanca e non ne può più di spostarsi in continuazione da un posto all’altro anche se poi , in effetti, il suo lavoro da consulente finanziaria di un grande istituto di credito, la porta sempre in giro e quindi dovrebbe essere abituata alla fatica fisica. Ma questa della “politica” è una cosa tutta nuova per lei che ha sempre lavorato e studiato per arrivare da sola, con le sue forze, a un livello  apicale nel suo istituto. E forse questa novità pur attirandola molto l’ha un po’ stancata ma non più di tanto ; sorridendo  timidamente sembra già pronta a riprendere le sue battaglie in tutti i sensi come ha fatto per anni con la sua grande passione legata al mare, quella della continua scoperta sottomarina come subacquea. Ma se lì si inabissava, qui in superficie è ben piantata con i piedi sulla terra. Per prima cosa le chiedo come mai ha deciso di “scendere in campo”  visto che mai si era interessata così attivamente di politica. “  Premetto che non mi aspettavo che mi  proponessero di candidarmi –mi risponde-. Anche perché sono rientrata a Sarteano dopo 15 anni passati in Germania a lavorare per il mio istituto di credito anche se non ho mai perso il contatto con il mio territorio ; ho visto che la regione dove sono nata ha bisogno di cambiare e di migliorare perché è diventata ‘vecchia’ e in  ritardo sulle infrastrutture, sulla sanità, sull’occupazione in calo con i giovani che vanno all’estero per cercare lavoro. Insomma una Toscana che ha bisogno di rimettersi in moto”. Ma perché, aggiungo, con una lista civica? “Perché credo –precisa- che ci  sia bisogno di un contenitore capace di attrarre quei voti moderati che non si riconoscono negli altri partiti di centrodestra e sono tanti. Senza contare i molti delusi dalle forze politiche di centrosinistra che non sanno a chi dare il voto”. Nella sua campagna elettorale ha battuto il tasto molto sulla sanità, perché?. ”Semplice- mi dice sorridendo- la sanità in Toscana con le decisioni prese dalla giunta guidata da Enrico Rossi si è sempre più allontanata da cittadini. Fare solo tre Asl per tutta la regione è pazzesco e grottesco: si creano difficoltà ai cittadini.  Noi, invece, vogliamo realizzarne dieci di Asl, una per ogni provincia e poi creare dei centri di pronto intervento più diffusi. Per esempio creare una rete di pronto intervento ambulatoriale sul territorio dove decentrare i servizi essenziali che ti portano, poi, dagli specialisti”. Senza domandarglielo mi accenna al problema del centro ospedaliero di Nottola, troppo decentrato rispetto alle esigenze del territorio. “Chissà perché- si chiede-l’hanno voluto costruire lì , in piena zona vocata ai vigneti del Nobile di Montepulciano, anziché in una zona più centrale della  Valdichiana come poteva essere Chianciano che  tra l’altro aveva già un ospedale, certamente da ristrutturare, ma che poteva essere una soluzione equa per tutti i ‘chianini’ , senza contare i minori costi rispetto a quelli spesi per la realizzazione ex novo di una struttura ospedaliera. E poi la lontananza dal sud della Valdichiana! Sono d’accordo con chi ha proposto di aprire un casello autostradale a Montepulciano stazione per permettere a chi ne ha bisogno di arrivarci in tempi più rapidi di ora, magari da Cetona , da Chiusi o da San Casciano dei Bagni”. Un  altro dei punti fondamentali del programma elettorale della lista Toscana Civica riguarda il turismo, le terme e Chianciano. Che mi dice?” Intanto che Chianciano va riqualificata per poterla rilanciare bene- sottolinea con enfasi -; non se ne può più di vedere questa bella cittadina termale con tanti negozi chiusi. Le terme sono una risorsa che va sfruttata nella maniera giusta con una promozione turistica mirata. Mi chiedo da tempo a cosa serva questa Unione dei comuni della Valdichiana senese se non fa nulla per il turismo del territorio. Forse serve a  dare un posto di lavoro a qualcuno indicato dai partiti di sinistra? E poi, vogliamo parlare delle infrastrutture lente e vecchie? A che serve portare la FrecciaRossa a Chiusi se poi  i collegamenti ferroviari e viari sono quelli che sono?”. In conclusione, dopo brevi accenni ai temi dell’ambiente e dell’agricoltura legati alle eccellenze ( tutte questioni da rilanciare), Gianna Buraschi si ferma un attimo come dopo una  lunga rincorsa e dice: “ ci vuole un cambiamento per migliore le cose. Il voto alla lista Toscana Civica è il voto della gente che non ne può più. In questa regione va ripensato tutto con un approccio, non ideologico, ai problemi che ci sono, che vanno risolti per farci vivere meglio tutti”.