Sarteano: Circolo Fratelli d’Italia, “lo smantellamento del Punto di Emergenza Territoriale di Sarteano mette in grave rischio la salute dei cittadini. Necessari provvedimenti per inviare unità mediche dal senese a copertura dell’emergenza creatasi in Valdichiana”

“Necessario ed urgente adottare immediatamente tutti i provvedimenti necessari all’invio di unità mediche dal Senese a copertura dell’emergenza creatasi in Valdichiana a causa della inefficiente gestione”, lo chiede in un comunicato il Circolo Fratelli d’Italia di Sarteano guidato da Piero Andreini  rispetto allo “ smantellamento del Punto di Emergenza Territoriale di Sarteano mette in grave rischio la salute dei cittadini. Questa- spiega- la situazione: il servizio di Emergenza-Urgenza Territoriale a Sarteano e in Valdichiana è incapace di soddisfare compiutamente le richieste dei cittadini, nonostante le rassicurazioni dell’Assessore regionale Bezzini (Programmazione, Organizzazione, Gestione e Monitoraggio del Servizio Sanitario Regionale) e del Direttore Generale della ASL Sud-Est dott. Antonio D’Urso che avevano garantito che non ci sarebbe mai stato un depotenziamento del servizio. Lo stesso Sindaco di Sarteano Landi, più volte interpellato sull’argomento, ci aveva assicurato che il servizio sarebbe stato garantito e che pertanto era meglio evitare inutili allarmismi sull’argomento. In realtà oggi, e per tutto il periodo estivo, la ASL – fa presente il Circolo di Fratelli d’Italia – non potrà garantire la presenza di un medico di Pronto Soccorso, che, con l’auto-medica attrezzata affianca l’ambulanza in caso di chiamata al 118.Il fatto è gravissimo, soprattutto tenendo conto della vastità dell’area, della viabilità e della distanza necessaria per raggiungere il più vicino ospedale e ricevere le prime cure in Pronto Soccorso. La situazione è dovuta ad una grave carenza di personale medico di emergenza della quale si aveva contezza da tempo: difatti 2 medici sono andati in pensione, 1 medico si è dimesso, 3 hanno chiesto il trasferimento; (2 sono in malattia e ne hanno ben diritto).  Possibile che al responsabile della Programmazione, Organizzazione, Gestione e Monitoraggio del Servizio Sanitario Regionale e del Direttore Generale della ASL Sud-Est sia sfuggito che occorreva sostituire 6 medici di Pronto soccorso per eventi che, notoriamente, hanno un ragionevole periodo di preavviso, e che non siano stati in grado di effettuare i necessari corsi di emergenza urgenza utili al rimpiazzo del suddetto personale?Siamo altresì stupiti che ne’ le funzioni di Programmazione e Controllo regionali, ne’ il Direttore della USL, abbiano fatto in modo di redistribuire parte dei medici di PS dell’Area Senese, che hanno una presenza sul territorio ben più capillare di quella garantita in Val di Chiana, nel sud della Provincia per assicurare continuità – conclude il Circolo di FdI- ad un servizio di primaria utilità sia per i residenti che per i villeggianti che attendiamo con trepidazione da oltre un anno”.