Sarteano. Coronavirus e la scuola; assessore Patanè,” nelle nostre scuole fin da subito sono stati fatti enormi sforzi  per garantire il proseguimento delle lezioni a distanza e per non interrompere, seppur andando avanti in modo diverso, i programmi e, ancora più importante, per non interrompere il contatto con gli alunni e le alunne”

L’assessore all’Istruzione di Sarteano Donatella Patanè ha scritto :

“La scuola… un mese dopo.Un mese fa i primi provvedimenti;il 23 febbraio la maggior parte delle regioni del nord decideva la chiusura delle scuole;dieci giorni dopo, il 4 marzo, è toccato al resto del Paese.In contatto da lontano, dentro un mondo in molti casi semisconosciuto. Alcune realtà scolastiche si sono trovate più preparate e sono partire subito con diverse modalità di didattica a distanza. In quelle più deboli, sicuramente disorientamento e la necessità di accelerare i processi già in corso. Sono anche nati gemellaggi tra diverse scuole italiane per collaborare e aiutarsi; sono state previste risorse per figure di tecnici e animatori digitali e per l’acquisto di strumenti informatici da mettere a disposizione in situazioni di difficoltà.In questo periodo ho sentito personalmente la Dirigente Scolastica del nostro Istituto comprensivo, diversi insegnanti, i referenti, le famiglie, i rappresentanti dei genitori, la nostra sindaca del Consiglio comunale dei ragazzi, e anche molti studenti e studentesse: si sono messi tutti a lavoro rimboccandosi le maniche.Si sono consigliati, si sono consultati; hanno condiviso tentativi falliti e quelli sorprendentemente riusciti. I più piccoli si sono emozionati al vedere le maestre abbracciando lo schermo.Si affrontano verifiche, si ascoltano audio e video inviati dagli insegnanti e si incontrano in diretta i compagni.
Insomma risultati tanti, problemi pure; ma credo di poter dire che nelle nostre scuole, a partire dal nido, alla scuola dell’infanzia, alla primaria e alla secondaria, fin da subito enormi sforzi siano stati fatti per garantire il proseguimento delle lezioni a distanza e per non interrompere, seppur andando avanti in modo diverso, i programmi e, ancora più importante, per non interrompere il contatto con gli alunni e le alunne, per far arrivare loro la presenza quotidiana pronta a sostenerli, rassicurarli e tenerli uniti; insomma per non perderli in questo periodo così delicato.Certamente difficoltà oggettive ci sono da noi e ovunque: la difficoltà a rendere uniformi i programmi, le piattaforme e le modalità di interazione con gli alunni anche all’interno di ciascuna classe, le difficoltà a raggiungere gli alunni e alunne privi di mezzi telematici e/o di connessione, la necessita dell’assistenza da parte dei genitori per i bambini più piccoli, e per gli studenti in situazioni di disabilità, la valutazione e sicuramente tanti altri, ma è indiscutibile che questi giorni di emergenza hanno ribaltato la scuola come nessuna legge o altro erano riusciti a fare, creando un solco tra la scuola di un mese fa e quella di oggi.È una situazione eccezionale che durerà abbastanza da cambiarci anche profondamente, speriamo in meglio.Forza! Grazie davvero e bravi tutti: dirigenti, fiduciari, insegnanti, referenti, rappresentanti di classe, genitori, operatori, studenti e studentesse.”