Sarteano: Coronavirus; movimento MpS, “i fatti dimostrano che anche nella nostra struttura comunale RSA non è stata fatta una prevenzione efficace per evitare che il coronavirus potesse diffondersi.Si a una verifica da parte delle autorità competenti di controllo e dai politici che amministrano e rappresentano le nostre comunità”

Dal portavoce del MpS (Movimento per Sarteano) Marcello Piscitello riceviamo e pubblichiamo

“I fatti dimostrano che anche nella nostra struttura comunale non è stata fatta una prevenzione efficace per evitare che il coronavirus potesse diffondersi. Il buon senso e la legge dicono di trattare i casi sospetti come se fossero infetti, mentre l’esame all’ospite della struttura che è deceduto qualche giorno fa è stato fatto solo dopo la sua morte. Con Sarteano, adesso, sono cinque le strutture del territorio della Ausl Toscana sud est dove ci sono contagi: Bucine, Badia Tedalda, Siena, Grosseto e Sarteano.L’assenza e/o la carenza dei dispositivi di protezione individuale (gel disinfettante, guanti, maschere, tute, camici e calzari) sembra sia la causa dei contagi. Si parla dell’’abc’ delle dotazioni previste nei casi di alto contenimento .Solo adesso, a contagi avvenuti, le case di riposo sono diventate una trincea. Chi sono i responsabili di questo dramma?Non avrebbe dovuto esserci alcuna “sorpresa”, dal momento che l’allarme è stato lanciato da gennaio e dunque c’è stato il tempo di predisporre l’approvvigionamento dei materiali. Non si va in “guerra senza armi”.Reputando giusto l’esposto dei medici e sanitari 118 (SNAMI,Fismu e dal Cobas della Asl Toscana Centro) fatto contro il governatore Enrico Rossi, l’assessore alla sanità Stefania Saccardi e il direttore del Dipartimento regionale per le maxi-urgenze Piero Paolini, allo stesso modo auspichiamo che i rappresentanti dei nostri medici, sanitari 118 e personale della casa di riposo comunale, che con enormi sacrifici operano giornalmente a rischio, denuncino ciò che non ha funzionato e ha messo in pericolo la loro vita, quella degli ospiti e ipoteticamente quella dell’intera comunità. Doveroso è denunciare carenze, omissioni o eventuali responsabilità, anche politiche/amministrative di chi gestisce la struttura, inerenti alla contaminazione scoppiata all’interno della nostra casa di riposo a tutela della salute di tutte le comunità territoriali. Auspichiamo, in merito, un pronto intervento di verifica da parte delle autorità competenti di controllo, altresì dai politici che amministrano e rappresentano le nostre comunità. “