Sarteano: da settimane ragazzi di origine indiana e pakistana improvvisano partite di “cricket” nell’area verde del Palazzetto dello sport

Di Leonardo Mattioli

Da parecchie settimane oramai Sarteano è diventata, senza saperlo, anche la sede del gioco del cricket della Valdichiana senese, un sede improvvisata ma efficace almeno per quei ragazzi di origine indiana  e pakistana che praticano questo sport  nato in Inghilterra ma diventato  lo sport nazionale nei loro paesi di origine dopo la fine del colonialismo britannico.. Questi ragazzi  sono pochi per una vera partita di cricket che richiede almeno 11 giocatori per ciascun delle due squadre. A massimo sono sei o sette. Lavorano tutti in alcune aziende agricole di Sarteano o di alcuni paesi limitrofi. La domenica soprattutto ma anche durante gli altri giorni festivi si radunano nell’area verde del Palazzetto dello sport , quella, per intenderci, all’interno della pista da pattinaggio. E qui improvvisano una sorta di “campo” sull’erba, per lo più ovale o rettangolare. Al centro del campo predispongono  una corsia (pitch) lunga circa 20 metri e larga 2. Alle due estremità della corsia sono posti tre paletti che formano una piccola porta (wickets). Ovviamente questi ragazzi, essendo pochi, non possono impegnarsi in una partita regolare ma a loro va bene lo stesso. E così si alternano nei diversi ruolo del gioco del cricket cercando di segnare più punti possibili e di non farsi eliminare quando sono in battuta; di non far segnare punti e di eliminare i battitori avversari quando sono al lancio. Vince chi realizza più punti.Il battitore di turno si posiziona sul pitch  davanti alla porta. Il lanciatore indirizza il lancio verso il battitore all’estremo opposto. Il battitore quando colpisce la palla può correre lungo il pitch scambiandosi di posto con il compagno. Ogni corsa  vale 1 punto per la squadra in battuta. Una battuta così potente da far uscire la palla dal campo rotolando vale 4 punti, 6 invece se la palla esce al volo senza aver toccato il terreno.