Sarteano: distretto sanitario ; le tre opposizioni , in una interrogazione congiunta, chiedono al sindaco le motivazioni della non immediata riapertura della struttura , le iniziative che intende prendere e i tempi per il ripristino del servizio. Inoltre fanno presente che questa chiusura temporanea potrebbe costituire “preludio ad una chiusura definitiva” della struttura

Le motivazioni che non consentono la immediata ripresa del servizio espletato dal  Distretto sanitario; le iniziative che l’Amministrazione intende adottare, volte al ripristino del servizio di pubblica necessità; i tempi prevedibilmente necessari al ripristino del  Servizio. Sono queste le tre domande principali intorno alle quali ruota l’interrogazione congiunta delle tre opposizioni rivolte al sindaco di Sarteano Francesco Landi. Nell’atto, i consiglieri di opposizione Piero Andreini, Gino Arnaldi, Danilo Mariani ed Ugo Pansolli,  ricordano che “già da alcune settimane, è stata disposta l’interruzione del servizio pubblico di cui al Distretto Sanitario di Sarteano; che , il provvedimento  è stato emesso, more solito, senza che i rappresentanti dell’opposizione, fossero stati, se non altro per mera cortesia istituzionale, puramente e semplicemente, resi partecipi dell’adottando provvedimento interdittorio, avente ad oggetto un servizio che, in quanto di primaria necessità, coinvolge e si riverbera su un bene di interesse diffuso – il diritto alla salute – per tutta la Comunità Sarteanese”.  Secondo le tre opposizioni “ il provvedimento si sarebbe reso necessario in quanto non sarebbe stato possibile garantire le distanze di cui alle misure conseguenti alla emergenza pandemica e, sempre ipoteticamente, per la mancanza di soggetto preposto alla misurazione elettronica della temperatura ed alla verifica delle precauzioni profilattiche, concernenti l’uso della mascherina e la disinfezione delle mani con idonee sostanze detergenti”. L’interrogazione aggiunge poi che “ l’interruzione del servizio appare gravemente lesiva degli interessi della popolazione sarteanese, peraltro ed in larga parte costituita da persone di età spesso avanzata, e che, come è di pronta intuizione, abbisognano inevitabilmente del Servizio di pubblica necessità espletato dall’interdetto Distretto Sanitario di Sarteano” sottolineando quindi che “ la misura costringe gli utenti a rivolgersi a Distretti, più o meno viciniori, con ogni connessa e conseguente difficoltà di spostamento e, come se non bastasse, a farsi carico dei connessi, conseguenti costi”. Le tre opposizioni affermano che “ il provvedimento di sospensione temporanea dell’attività del Distretto Sanitario sembrerebbe costituire preludio ad una chiusura definitiva, con ogni connessa, grave ricaduta sul diritto alla salute dei cittadini”. Infine i Consiglieri di opposizione “ritengono – dice anche una nota congiunta – che un’ Amministrazione, degna di questo nome, non resta in supina attesa, come più volte si è verificato in passato e, certamente, tornerà a verificarsi in futuro, di decisioni che altri assumono e che l’ Amministrazione subisce passivamente, guardandosi bene dal renderne partecipe, come un corretto senso della democrazia imporrebbe, i rappresentanti dell’Opposizione, soprattutto quando il bene da tutelare risiede nella Pubblica Sanità, di cui il Primo Cittadino, giova ricordare, è il primo responsabile. L’Opposizione, per l’attuale Amministrazione, non ha dignità né rilievo alcuno e neppure è degna di essere informata, anche quando in gioco vi è la tutela di un bene primario, quale è, appunto, la Pubblica Sanità, con l’eccezione degli “spot pubblicitari” su Facebook. Eppure l’intero Consiglio Comunale condivide tale responsabilità, ai sensi del DLg 299/99 che, peraltro, riserva allo stesso Sindaco poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del Direttore Generale della ASL, competente per territorio. Non vi è dubbio, dunque, che, immancabilmente, i Consiglieri di opposizione renderanno partecipe, con una corretta informazione, scevra da “ritorni pubblicitari”,  – conclude la nota – l’operato della attuale Amministrazione, in modo che la Comunità Sarteanese abbia i necessari strumenti per valutare l’agire della detta “compagine apicale””.