Sarteano: distretto sanitario: sindaco Landi , “ se le minoranze, anche quelle travestite da comitati civici spontanei, avessero serio interesse a risolvere i problemi (e non solo a fare vistose e facili raccolte di firme “acchiappacittadini” con giornalate e foto annesse, guarda caso proprio in clima pre regionali dopo silenzi assordanti di mesi e mesi) potrebbero alzare la cornetta e chiamare me e concertare con me le azioni che ogni giorno porto avanti per addivenire – a volte insieme a volte in fisiologico contrasto con la Usl – alla soluzione”.
Il sindaco di Sarteano Francesco Landi ha scritto a proposito della riapertura del distretto sanitario:
“Si parla di salute, dei nostri concittadini e, quindi, il servizio deve funzionare. Senza se e senza ma. Allo stesso tempo, però, non amo i populismi e la prassi di fare politica evocando paure infondate, come quella che “il distretto non riaprirebbe più”. Cerco di essere breve. Ma le cose non sono mai semplici e quindi vanno spiegate per poter essere comprese. Siamo all’uscita – speriamo – dalla fase emergenziale del Covid, che ha visto tutti noi, chiusi in casa, nel tentativo (riuscito al momento) di contenimento del virus. In quest’ottica e con lo stesso obiettivo, dall’11 marzo, sono stati chiusi anche tutti i distretti sanitari della nostra area sanitaria (Valdichiana Senese – Amiata). Da poco tempo siamo tornati a fare vita “quasi normale”, con attività economiche e servizi pubblici che sono tornati a dare servizio, seppur con le ovvie limitazioni del caso. Fra questi, ovviamente, anche tutto il sistema sanitario sta tornando, con fatica, a funzionare a partire dagli ospedali e dai distretti sanitari. I mesi di stop dovuti ad un evento eccezionale (la pandemia) hanno infatti creato una concentrazione enorme di prestazioni sanitarie da erogare e, a questo picco di lavoro, si aggiunge la mole di azioni a cui il nostro servizio sanitario deve far fronte a causa dei nuovi adempimenti Covid. Cito, solo a scopo esemplificativo, i primi due esempi che mi vengono in mente: allestire i check point all’ingresso delle strutture e trovare le persone da dedicare alla nuova mansione (tramite selezione ovviamente, non “l’amico dell’amico”), rivedere tutte le gare di pulizia o le procedure di accoglienza e guida degli utenti. Ecco, gli adempimenti legati al Covid (nella pubblica amministrazione soprattutto) sono tantissimi.Consci di questo torno al punto 1: il servizio, soprattutto quello che ha a che vedere con la salute delle persone, deve funzionare. Senza se e senza ma.E quindi, dopo ampio, continuo e serrato confronto dei sindaci del territorio con la USL abbiamo concertato la riapertura in sicurezza e graduale del servizio di prelievo che è partita 11 giorni fa.Già da diverso tempo siamo al lavoro sulla seconda tematica e cioè l’individuazione di personale da dedicare ai check point per poter riaprire anche lo sportello amministrativo e che, a Sarteano, avverrà i primi di agosto.Parallelamente abbiamo pressato la Usl perché potenziasse i servizi di prenotazione: ampliamento orario del Cup telefonico (è spesso e a lungo occupato a causa del numero enorme di prestazioni rimaste indietro), maggiore comunicazione sulla possibilità di prenotazione visite ed esami on line, stipula di convenzione fra Regione Toscana e Farmacie per poter prenotare visite ed esami anche lì e quindi dare una risposta seria a quegli utenti (tanti) che non hanno accesso o dimestichezza con internet.Questo, per correttezza e dovere di cronaca, il racconto sia dei problemi reali con i quali abbiamo a che fare quotidianamente nel post Covid, sia del lavoro che è in essere da parte dei Comuni a fare da sprono alla Usl.Infine permettetemi: se le minoranze, anche quelle travestite da comitati civici spontanei, avessero serio interesse a risolvere i problemi (e non solo a fare vistose e facili raccolte di firme “acchiappacittadini” con giornalate e foto annesse, guarda caso proprio in clima pre regionali dopo silenzi assordanti di mesi e mesi) potrebbero alzare la cornetta e chiamare me e concertare con me le azioni che ogni giorno porto avanti per addivenire – a volte insieme a volte in fisiologico contrasto con la Usl – alla soluzione.Ma il mio telefono, che squilla 100 volte al giorno per tutto e per tutti, con loro può dormire sogni tranquilli”.