Sarteano: domenica 25 luglio la poetessa Luisa Trimarchi presenta i “Versi della dimenticanza” dialogando con Rosaria Sorrentino

Quale forma assumono le emozioni se non quella conferita loro dalla parola? Quanto in ognuno tenderebbe a farsi silenzio, sguardo interiore e scoperta, nei versi diviene trama e ordito di un intreccio intimo e universale, capace di svolgersi, come in un magnetico mandala, nel campo tutto segreto e altruistico della poesia.I “Versi della dimenticanza” (Edizioni Transeuropa) sono un percorso di parole leggere e materiche, che l’autrice Luisa Trimarchi ripercorre – domenica 25 luglio, alle ore 18:30, al Parco Mazzini di Sarteano – in un dialogo con Rosaria Sorrentino, dell’Associazione culturale SarteanoViva, e un’attrice del gruppo Arrischianti, chiamata ad interpretare alcune liriche. “Versi della dimenticanza” è, come scrive Davide Toffoli nella recensione di Critica Impura (25 maggio 2021): “Un libro articolato e complesso, l’esordio poetico di un’autrice che evidenzia una grandissima dimestichezza con la parola e che sembra raccogliere i frutti di un costante lavoro di immagazzinamento, di lettura e di ascolto condotto con cura negli anni. La sua voce riesce ad essere leggera e potente, ammaliante e senza scampo, a farsi seguire nei meandri più complessi dell’anima e a cercare di risolvere gli intricatissimi grovigli del corpo”.
A dispetto del titolo non vi è oblio, semmai il coraggioso venire a capo, dipanando una analisi non neutra in quattro sezioni, più i conclusivi “Versicoli al veleno”. Ognuna fa parte del tutto, il principio è il lago dell’infanzia e il mare (l’elemento dell’acqua), si scende poi nella terra, per innalzarsi infine al cielo, per tentare in realtà di giungere oltre questi tre elementi, nella quarta sezione, dove si supera la linea di confine, in un viaggio faticoso che conduce alla liberazione. I pensieri si infittiscono, in un sentimento crescente, fatto di dato storico e tempo narrativo, unendo la vita al suo risentirsi, al suo sangue oscuro. È un carosello modernissimo, proteiforme, apparentemente caotico ma così vigorosamente icastico da lasciare intuire il passo di un ritmo precisissimo, interiore prima che metrico, sospeso tra distruzione e rinascita. Allora il senso si fa pensiero, gesto e materia ad un tempo, cromie inusuali, poesie esposte, istantanee metafisiche che Ennio Trimarchi, pittore e fotografo, padre dell’autrice, fìssa una collezione di opere grafiche, presentate in occasione dell’incontro.
Dopo aver frequentato il Liceo Classico “Anco Marzio” di Ostia, Luisa Trimarchi si è laureata, con lode, in Lettere, all’università “La Sapienza” di Roma. Le lezioni e la tesi con la docente, poetessa, Biancamaria Frabotta, la incoraggiano alla scrittura, una passione coltivata già dall’adolescenza. Segue diversi corsi di perfezionamento e master. Nel 2017 frequenta la “Bottega di narrazione” di Giulio Mozzi. È insegnante di lettere al liceo delle scienze applicate “Torriani” di Cremona. L’incontro è promosso dalla Proloco di Sarteano, con la collaborazione dell’Associazione culturale SarteanoViva e il patrocinio del Comune. L’ingresso è libero e gratuito.