Sarteano: educazione alimentare nelle scuole. E la mensa scolastica “diventa social”
Il comune di Sarteano ha presentato in sala mostre il nuovo servizio di ristorazione scolastica, un vero e proprio progetto di educazione alimentare che, coinvolgendo bambini, genitori, insegnanti e gestore del servizio nel segno delle nuove tecnologie, vuole dare un contributo alla conoscenza di una sana e corretta alimentazione. Accanto alla somministrazione del pasto si introducono elementi di conoscenza sul cibo scelto, sulle preparazioni, ingredienti utilizzati e l’importanza di quel tipo di alimentazione. Il coinvolgimento dell’utenza e delle famiglie passerà anche attraverso un apposito sito dedicato e pagina social del servizio, per fornire tutte le indicazioni e ricevere risposte in tempo reale. Sempre in tema di rapporti con le famiglie, è stata istituita la Commissione Mensa, organismo costituito da genitori, insegnanti e nutrizionisti con lo scopo di rilevare la qualità e il gradimento del servizio da parte dei bambini. “Grande soddisfazione per il clima positivo e i buoni riscontri su queste novità che abbiamo introdotto per migliorare ulteriormente il servizio – commenta l’assessore all’istruzione del Comune di Sarteano, Donatella Patané –; riscontriamo l’impegno e il lavoro costante dei tanti soggetti coinvolti, nella consapevolezza di lavorare per un servizio davvero molto sentito da studenti e famiglie. La collaborazione attiva e costruttiva tra tutti i soggetti coinvolti rappresenta la formula vincente affinché possa crescere ancora il servizio ed essere sempre più apprezzato.” Il progetto di Educazione Alimentare (rivolto agli alunni, alle famiglie, ai docenti), da presentare annualmente nelle scuole, prevede 4 incontri annuali, di comunicazione e analisi soddisfazione degli utenti, nonché la realizzazione della carta del servizio. Le novità in tema di coinvolgimento dell’utenza e educazione alimentare si aggiungono ad altre iniziativa portate avanti da tempo da parte dell’amministrazione comunale di Sarteano sul tema ristorazione scolastica. Si va dall’eliminazione della plastica e dall’ introduzione dell’acqua in brocca, all’uso di prodotti provenienti da agricoltura biologica, filiera corta (olio extra vergine di oliva – pici e pane), così come prodotti del commercio equo e solidale. Con l’ultimo appalto si sono, inoltre introdotte alcune novità apprezzate, tra le quali: la predisposizione di menù differenziato estivo e invernale per ogni servizio gestito dal comune (scuola, casa di riposo comunale, utenti domiciliari, dipendenti), il coinvolgimento di personale dietista nella stesure del menù. Dal centro cottura di Sarteano, escono ogni giorno circa 400 pasti. Tutte le carni utilizzate nel menù devono essere di origine italiana, provenire da animali alimentati esclusivamente con prodotti zootecnici ottenuti senza l’utilizzo di materie prime OGM o derivanti da OGM (OGM free), non devono provenire da animali che abbiano subìto trattamento con sostanze ormonali o di altro tipo utilizzate a scopo anabolizzante, non devono contenere alcun residuo di sostanze medicamentose (antibiotici etc). La carne bovina di pura razza Chianina I.G.P. certificata, di pura razza Romagnola I.G.P. Le uova devono essere fresche (è vietato l’uso di quelle pastorizzate) provenienti da sistemi di allevamento delle galline a terra e all’aperto ed essere di origine italiana e provenire solo da allevamenti italiani. In arrivo anche un progetto per contenere lo spreco alimentare e promuovere il recupero degli alimenti non consumati, che prevede la distribuzione (per adesso all’asilo nido, poi al resto delle scuole) di un sacchetto riutilizzabile e lavabile in cui i bambini possono riporre frutta pane prodotti da forno, dessert, da loro stessi non consumati durante il pranzo.