Sarteano: furto di computer e tablet nella scuola media; gruppi consiliari di opposizione chiedono chiarimenti sull’efficienza delle telecamere di sorveglianza “acquistate con denaro pubblico. Nostro dovere, quali Consiglieri di Opposizione, è fare piena luce su questa vicenda e richiedere, formalmente, precise risposte a precise interrogazioni, in considerazione del fatto che, come tutti sanno, non impedire un evento equivale a cagionarlo”.
Dai consiglieri comunali di opposizione di Sarteano Piero Andreini, Gino Arnaldi, Ugo Pansolli e Yuri Ragnini riceviamo e pubblichiamo la seguente dichiarazione congiunta
“Homo homini lupus (l’uomo è lupo verso l’uomo), dicevano i Latini e, come sempre accade, il detto è frutto di saggezza e di conoscenza della vita. Non vi è dubbio che rubare una borraccia di acqua a colui che si accinge ad attraversare una zona desertica, costituisce un misfatto nel misfatto, così come lo è stato quello di rubare degli strumenti didattici – ancor più in epoca di DAD – a dei ragazzi che rappresentano il nostro futuro, e che, come è di pronta intuizione, hanno necessità di essere opportunamente ed adeguatamente formati, per affrontare le sfide che incontreranno nelle loro esistenze. In estrema sintesi, per fare di loro dei Cittadini degni di questo nome. Ci riferiamo, come ognuno dei lettori avrà compreso, al furto perpetrato, nella notte tra il 16 ed il 17 marzo, nei locali delle Scuole Comunali, in occasione del quale è stato sottratto, ad opera di ignoti, un imprecisato ma rilevante numero ( 30??!! ) di computer e tablet. Ora, a parte lo sdegno nei confronti di coloro che tanto in basso sono scesi (individui che, probabilmente sono, a loro volta padri e che, altrettanto probabilmente, avranno nei confronti dei loro figli lo stesso rispetto che hanno avuto nei confronti dei nostri bambini e dei nostri giovani studenti), dei quali – continuiamo, nonostante tutto, a confidare – si occuperà la Magistratura, non possiamo, quali Consiglieri Comunali e quali uomini assennati, non porci degli interrogativi. Posto, infatti, che i plessi scolastici sono dotati di telecamere per videosorveglianza, così come ognuno potrà verificare recandosi in loco, e che i medesimi sono anche protetti da un sistema di allarme, riteniamo, certi dell’impegno delle Forze dell’Ordine, che coloro i quali hanno commesso l’azione appena descritta saranno facilmente assicurati alla giustizia e i beni sottratti altrettanto facilmente recuperati. Di certo, per ora, da informazioni assunte in loco, è stato possibile apprendere che, mentre la popolazione aveva coperto i propri fuochi e il silenzio regnava sovrano, nessun allarme, acustico o dotato di segnali luminosi, così come emerge dalle dichiarazioni di coloro che abitano negli edifici limitrofi alle Scuole Comunali, sembrerebbe abbia compiuto il proprio dovere, in quanto non azionatosi. Rimane, tuttavia, ferma la speranza, che almeno le videocamere si siano azionate, immortalando le figure dei lestofanti. Nel malaugurato caso, invece, che anche queste ultime non fossero in funzione, le conseguenti considerazioni non sarebbero cosa da poco. Non possono sussistere dubbi, infatti, che le telecamere siano state acquistate con denaro pubblico e che siano state poste in loco, al fine di prevenire e/o reprimere gli accadimenti di cui sopra; e laddove le dette non fossero, per qualsiasi motivo, state in funzione, da ciò deriverebbero colpevoli negligenze. Sarebbe anche interessante sapere, visto che è logico supporre che vi siano addetti alle telecamere, se l’ipotetico mancato funzionamento sia stato, da coloro che ne avevano la cura e la gestione, rilevato, rimediato, e/o da quanto tempo il medesimo fosse in atto. E laddove tale ipotesi costituisse la cruda realtà, il paradosso sarebbe ancor più grande, visto che si è deciso di dotare di “foto trappole” le allocazioni dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti, al fine di sanzionare coloro che, deprecabilmente e poco urbanamente, non buttano all’interno dei cassonetti i loro rifiuti, ma li depositano nelle vicinanza dei cassonetti stessi, eppure, nel contempo, non si mantengono in piena efficienza delle telecamere e dei sistemi di allarme, posti a tutela e mantenimento di beni assai preziosi per la Collettività. Non vi è dubbio che sia nostro compito e nostro dovere, quali Consiglieri di Opposizione, fare piena luce su questa vicenda e richiedere, formalmente, precise risposte a precise interrogazioni, in considerazione del fatto che, come tutti sanno, non impedire un evento equivale a cagionarlo.Sarà nostra cura informare la Comunità Sarteanese degli sviluppi della vicenda in argomento, le cui conseguenze si riverberano, come spesso accade, sulle spalle delle famiglie Sarteanesi che, da oggi, non potranno usufruire degli strumenti loro sottratti.”