Sarteano: i Consiglieri di opposizione spiegano perché non hanno partecipato all’ultimo Consiglio Comunale che ha approvato il bilancio di previsione “formato ed  approvato dall’Organo esecutivo dell’Amministrazione, in assenza di qualsivoglia preventiva consultazione con le preposte Commissioni. In tal modo l’opposizione non ha avuto, di fatto, alcun ruolo di partecipazione”

Dai consiglieri comunali delle tre liste di opposizione di Sarteano Ugo Pansolli,Piero Andreini,Danilo Mariani e Gino Arnaldi riceviamo e pubblichiamo

Convocare una Commissione Consiliare, a pochissimi giorni dal Consiglio Comunale, nel cui ordine del giorno era prevista l’approvazione di un atto fondamentale, quale il bilancio di previsione, senza che vi sia stato precedentemente neppure un minimo di dialogo e coinvolgimento della opposizione, manifesta, ancora una volta, la difficoltà che vive la minoranza nell’attuare un pieno ed efficace controllo della regolarità, opportunità ed efficacia degli atti di amministrazione, posti in essere dalla maggioranza.I Consiglieri di opposizione, Piero Andreini, Gino Arnaldi, Danilo Mariani e Ugo Pansolli, più volte hanno rilevato ed evidenziato che dette Commissioni dovrebbero essere utili a formulare osservazioni e proposte che permettano ai Consiglieri di opposizione di esercitare il proprio ruolo, concorrendo e svolgendo, in tal modo, le funzioni  di indirizzo e di controllo politico amministrativo, essendo questo il fine principale per il quale sono stati eletti.Il Bilancio Preventivo è stato, come di consuetudine, formato ed  approvato dall’Organo esecutivo dell’Amministrazione, in assenza di qualsivoglia preventiva consultazione con le preposte Commissioni. In tal modo l’opposizione non ha avuto, di fatto, alcun ruolo di partecipazione nella formazione dell’atto amministrativo, di importanza fondamentale. Tale modus operandi appare ai componenti di maggioranza della nostra Amministrazione assolutamente corretto e normale. E’ stato infatti fattualmente dimostrato da quest’ultima  che le Commissioni sono ritenute utili solo a portare la minoranza a conoscenza delle decisioni prese e se, talvolta, qualche suggerimento viene accolto, si deve solo ed esclusivamente alla “generosità” dei componenti di Maggioranza che decidono di far proprio il detto, eventuale suggerimento.Appare evidente che un Consiglio Comunale può, fatte salve le debite proporzioni, essere tranquillamente paragonato ad un piccolo Parlamento locale – e, non a caso il termine “Consiglio” ha un suo specifico significato e peso – in quanto dello stesso Consiglio dovrebbero far parte con pari dignità, sia i Componenti di maggioranza che di opposizione, per la tutela del sacro principio di democrazia.Invero, così come sono previste le Commissioni Consiliari, a maggior ragione e con maggior rilievo, sono previste dal nostro Ordinamento, le Commissioni Parlamentari, alcune delle quali, guarda caso, presiedute da soggetti estranei alla maggioranza di governo, proprio per la tutela del fondamentale principio, testé espresso.I componenti delle Commissioni Parlamentari non sono chiamati ad esaminare un atto già formato ed indirizzato dall’Organo Esecutivo, bensì sono chiamati a formare quell’atto che poi sarà sottoposto all’esame del Parlamento.Ancor più chiaramente, le Commissioni, siano esse Parlamentari o Consiliari, costituiscono il cuore del processo formativo dell’atto, in cui, per una migliore e più efficace azione di amministrazione, si cercano convergenze politiche.Queste fondamentali regole di buon governo non sembrano suscitare l’interesse della maggioranza, liberamente e democraticamente eletta nel nostro Comune.Conseguentemente, gli esponenti componenti dell’opposizione, dopo attenta e sofferta disamina,  hanno deciso di non partecipare, dimostrativamente,  al Consiglio Comunale, svoltosi domenica 31 marzo 2019, alla cui approvazione (di fatto già decisa) era sottoposto il bilancio preventivo, portato in Commissione Consiliare già formato e politicamente indirizzato, ritenendo il loro ruolo svilito dal modus operandi, posto in essere dalla maggioranza.Per le suddette ragioni, gli scriventi ribadiscono  la loro volontà di contribuire, fattivamente e non supinamente, all’azione di governo del Comune di Sarteano e manifestano il loro intendimento di disertare Consigli e Commissioni, ogni volta che il loro fondamentale ruolo sia vanificato e posto nelle condizioni di non poter influire in alcun modo in quella attività amministrativa  che dovrebbe essere svolta nell’interesse di tutta la Comunità Sarteanese, composta sia da elettori della maggioranza che della minoranza”.