Sarteano: il 20 marzo il sindaco Francesco Landi presenta la relazione di fine mandato
Il sindaco di Sarteano, Francesco Landi, ha comunicato che domenica 20 marzo , al parco Mazzini alle ore 15, presenterà la relazione di fine mandato (Landi è a conclusione del suo secondo mandato ndr.) durante una iniziativa che ha chiamato “La Sarteano che sei, la Sarteano che vorrai”. “Il tentativo (difficile ma doveroso) di sintetizzare- ha spiegato in un post su Fb – l’operato svolto dall’amministrazione comunale in questi anni, a volte belli e gioiosi, a volte duri e dolorosi, ma sempre vissuti insieme, fianco a fianco, tutti i giorni per 10 anni fino ad oggi e che hanno portato Sarteano ad essere quella che oggi è. Dopo tutto questo tempo lo dico con cognizione di causa: a breve – presumibilmente nel mese di aprile anche se ancora la data delle elezioni non è stata comunicata – inizierà il momento più importante per una comunità, quello della campagna elettorale, che porterà alla scelta da parte dei sarteanesi del gruppo di lavoro che avrà l’onere di accollarsi la guida del paese per i prossimi delicati anni, quelli – speriamo – di uscita dal Covid ma caratterizzati, purtroppo, da una guerra all’interno dei confini europei i cui infausti effetti si fanno già sentire pesantemente fin da noi. Nonostante questo, al contrario di come comunemente (in questi tempi malati) viene percepita, la campagna elettorale – ha aggiunto Landi – è un momento bellissimo in cui una comunità, insieme, si interroga sul proprio futuro, su ciò che vorrà essere, su come deve affrontare difficoltà e sfide per crescere.
È un momento coinvolgente e entusiasmante, dove è fondamentale mettersi in ballo (magari anche in prima persona) durante il quale è doveroso ascoltare, proporre, dialogare, confrontarsi e, non di meno, sognare. E sognare in grande, per tracciare una rotta da seguire e per il bene del futuro del nostro borgo.Ma per farlo – e in maniera consapevole – è altrettanto importante capire come siamo arrivati fin qui: ciò che è stato fatto, ciò che c’è da chiudere, ciò che è andato bene, ciò che poteva essere fatto meglio, dove si può e dove si deve migliorare. Per scrivere il proprio futuro una comunità ha bisogno del coinvolgimento di più teste pensanti possibili e perché un paese potrà continuare a crescere ed affrontare i difficili tempi che ci attendono all’orizzonte solo se alla base –ha concluso – ci sarà un progetto consapevole, ragionato, condiviso e contagioso e di cui ognuno di noi dovrà sentirsi parte fondamentale.”