Sarteano: le opposizioni replicano al sindaco su loro abbandono aula consiliare, “censurariamo la strumentalizzazione della presenza dei bambini e dei ragazzi nelle “fredde stanze“ del Municipio, in occasione del Consiglio Comunale, presenza totalmente sconosciuta e della quale mai siamo stati resi edotti. Il pensar male è peccato, ma Giulio Andreotti diceva che,per lo più, ci si azzecca”. Critiche al sindaco anche da Piscitello del MpS.
Dai consiglieri comunali di opposizione di Sarteano Ugo Pansolli, Piero Andreini, Danilo Mariani e Gino Arnaldi riceviamo e pubblichiamo
“Il vivere civile, la democrazia, la convivenza si basa su regole precise ed ineludibili. Il cittadino osserva dei doveri e gode di diritti. E, al fine di godere di questi diritti, lo stesso cittadino deve compiere alcune attività tempestivamente, vale a dire entro un determinato lasso di tempo. Si pensi, a titolo di mero esempio, nell’abbondanza decasi, conosciuti o meno, al genitore che debba iscrivere il figlio a scuola o, sempre per mero esempio, allo stesso genitore che desidera iscrivere il figlio alla mensa scolastica. Orbene, laddove l’incauto genitore non formulasse la relativa domanda nei termini di legge o di regolamento, il bambino perderebbe l’anno e/o non potrebbe usufruire della mensa scolastica; la responsabilità, ovviamente, non sarebbe da ascrivere al bambino che perde la scuola o la mensa oppure all’Istituto scolastico che pone in essere “bassezze” o ritorsioni, bensì al genitore che neppure si cura di osservare dei termini sui quali qualsiasi regola si fonda e con iquali il legislatore regola la vita dei cittadini.Per ulteriore chiarezza e per immediatezza di comprensione, viene in mente l’Avvocato che deve ricorrere in appello, avverso una sentenza ingiusta che incide sulla libertà, sulla vita, sulla sopravvivenza economica di un cittadino che, a causa della detta sentenza, riceve un danno gravissimo. Orbene, l’Avvocato per onorare la sua professione e l’incarico ricevuto, deve proporre il detto ricorso in appello entro termini perentori. Ciò sta a significare che se quell’attività non rispetta il termine che il codice prescrive, orbene l’appello verrà dichiarato inammissibile dal Giudice, il quale non commette “bassezze”, ma applica la legge e l’Avvocato, che, nel caso di specie, ignorando i fondamentali, si è comportato da somaro, non tenendo conto alcuno di precisi termini PERENTORI, se ha quegli attributi che il primo cittadino non attribuisce all’opposizione, non andrà a ragliare scuse dal proprio assistito, accusando il Giudice di porre in essere “ripicche” contro di lui – quasi fosse il perno su cui ruota il pianeta – ma si assumerà le proprie responsabilità , si scuserà con il proprio assistito e si farà carico dei danni cagionati a quest’ultimo ed alla macchina burocratica che ha lavorato invano. Questo è il comportamento che ci si attende da ognuno e, a maggior ragione, da un rappresentante di Istituzioni, seppur locali, in quanto il Sindaco deve garantire la stretta osservanza di leggi e regolamenti , anche e soprattutto, confidiamo, quando sanzionano il di lui agire.Ed è davvero impossibile non censurare la strumentalizzazione della presenza dei bambini e dei ragazzi nelle “fredde stanze“ del Municipio, in occasione del Consiglio Comunale, presenza totalmente sconosciuta e della quale mai sono state rese edotte le opposizioni (il pensar male è peccato, ma Giulio Andreotti diceva che, perlopiù, ci si azzecca),per censurare il legittimo comportamento dei Consiglieri di Opposizione, quasi che l’Opposizione avesse volontariamente rovinato la festa a quei giovani che, con orgoglio comune, sono stati lodati dal Capo dello Stato. La verità è un’altra: il Sindaco Landi, inescusabilmente colpevole di aver omesso di controllare, come era suo preciso compito e dovere, persino la regolarità della convocazione del Consiglio Comunale, irrimediabilmente nullo, con ogni conseguenza di legge, per il mancato rispetto dei termini di convocazione – tant’è che neppure ha avuto luogo, con buona pace delle invocate “ripicche e bassezze” – ha perso una grande occasione per impartire ai bambini e ragazzi presenti una grande lezione di vita, di gran lunga più utile di ogni elogio o menzione ricevuti, con il massimo rispetto per la Provenienza: il Sindaco Landi avrebbe dovuto scusarsi con tutti i presenti, assumersi la responsabilità del proprio, grossolano errore e riconoscere che, a cagione del proprio incauto comportamento, ha mancato di rispettare il tempo e le energie di tutti, con particolare riguardo a coloro che lavorano seriamente nel rispetto delle regole. L’esempio è più efficace di mille parole, ma, come detto e pur in “prima fila”, Il Sindaco ha perso una grossissima occasione.Ed il Sindaco Landi, che ha optato per lo svolgimento del proprio incarico a tempo pieno (il che rende ancor più macroscopico l’errore commesso) e che percepisce, come è giusto, il relativo stipendio, non deve dimenticarsi, neppure per un attimo, che i Consiglieri, di Maggioranza e di Opposizione, hanno una propria attività lavorativa, ineludibile per il proprio sostentamento, svolgono il proprio incarico SOLO ED ESCLUSIVAMENTEper passione e senso civico e, certamente ed ovviamente, non si attendono incarichi o nomine alla fine del loro mandato. Ebbene, più e più volte, i Consiglieri di opposizione hanno chiesto, ripetutamente e vanamente, alla Amministrazione di astenersi dal convocare il Consiglio nei cinque giorni (LIBERI, Signor Sindaco!!!!) antecedenti il Consiglio stesso, soprattutto quando, nel termine di cinque giorni di cui sopra, vengono compresi il sabato e la domenica, con la evidente conseguenza che il termine si riduce a soli tre giorni e, con l’ulteriore conseguenza che gli stessi Consiglieri neppure hanno il tempo, se non imponendosi grossi sacrifici, di visionare atti e documenti che dovrebbero essere oggetto di esame in Sede di Consiglio. In sintesi, hanno gravi difficoltà nello svolgimento del proprio compito, solo ed esclusivamente per l’altrui mancanza di rispetto, considerazione e di amore per il bene comune. Naturalmente, le dette, ripetute richieste sono rimaste prive di risposta, con buona pace, ancora una volta, del semplice rispetto umano. Ma, a pensar male, si fa peccato……..Da ultimo, e sempre in tema di rispetto delle regole, è logico, incontestabile, lecito ed umano ritenere che l’Istituzione di una sorta di Vigilantes dei cassonetti dell’immondizia , malfunzionanti, inadeguati, obsoleti e malposizionati, – ed al riguardo una lode incondizionata va alla Popolazione Sarteanese, che meriterebbe molto di più, che, da sempre, ha dimostrato di essere un palmo sopra gli altri, che, pur in presenza del pessimo servizio reso e dell’altrettanto pessimo sistema di raccolta appena descritto,ha raggiunto l’ottanta per cento della differenziazione dei rifiuti – sia tesa a sanzionare qualche comportamento omissivo, magari cagionato da distrazione o anzianità, nel conferimento dei rifiuti, irrogando, per buona misura, una sanzione che può essere davvero pesante per una magra pensione. Dunque, Signor Sindaco, sia cortese e ci illumini: questa vigilanza cosa è una ripicca, una bassezza o, viceversa, una pura e semplice pretesa di rispetto dei regolamenti cui tutti, Lei per primo, debbono sottostare? Un attimo di resipiscenza, caro Sindaco, Le sarebbe giovevole e si ricordi: Dura Lex, sed Lex, come affermò Socrate, pur innocente, bevendo la letale cicuta!” Critiche al sindaco Landi anche da parte dell’ex consigliere di minoranza Marcello Piscitello, portavoce del MpS . “Al peggio non c’è mai fine- ha commentato -. Il comportamento del sindaco Francesco Landi è talvolta imbarazzante. Dopo oltre sette anni e mezzo di mandato elettorale, non ha saputo calcolare i termini per la convocazione del Consiglio Comunale, rendendo nulla la seduta e strumentalizza la premiazione dei bravi ragazzi della III b delle scuole medie, menzionati dal presidente della repubblica Sergio Mattarella, al solo fine di fare sporca propaganda politica denigratoria nei confronti dell’opposizione.I ragazzi erano sicuramente meritevoli di un encomio degno di una adeguata cornice partecipata alla nostra comunità.Rimaniamo sconcertati dall’atteggiamento del nostro primo cittadino che deride e offende i consiglieri di minoranza sui social network per aver richiesto l’annullamento della seduta consiliare facendo riferimento a “cavilli” passando in questo modo un messaggio negativo ai giovani, sminuendo il suo errore senza riconoscere le proprie colpe e senza scusarsi per il disagio arrecato.L’arroganza è il modo più brutto e distruttivo per nascondere una insicurezza.Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine”.