Sarteano: un incendio la notte scorsa ha distrutto completamente un cassonetto. L’incendio, forse provocato da cenere e brace gettatavi dentro, è stato spento dagli abitanti della zona di Via Miralaghi. Il sindaco Landi intanto attira l’attenzione dei cittadini sui cassonetti ‘intelligenti’ facendoli collocare provocatoriamente nella piazza principale.

Di Leonardo Mattioli

La notte scorsa è toccato al Presidente della Giostra del Saracino Sergio Cappelletti,alzarsi e coprirsi di tutta fredda contro il freddo polare,  per spegnere un incendio che, dopo l’una di notte, ha completamente distrutto un cassonetto, peraltro già sostituito questa mattina, nella zona residenziale di Miralaghi. Dell’incendio infatti se ne è accorto a quell’ora tarda Cappelletti che si è messo subito in moto, insieme ad alcuni vicini, con pompe e secchi d’acqua. Il loro intervento è stato decisivo tanto che, quando hanno visto che potevano farcela da soli, hanno evitato di chiamare i vigili del fuoco. Resta il fatto che l’incendio, vicino alle abitazioni, sarebbe divampato perché qualcuno vi avrebbe gettato all’interno cenere e qualche brace ‘dormiente” raccattata da qualche camino credendola spenta del tutto. Tanto è vero che stamani sul suo profilo Fb Cappelletti ha  scritto: “alle menti eccelse che con grande leggerezza hanno smaltito materiale incendiato, si raccomanda di usare il cervello” avvertendo che “l’azione demenziale che hanno messo in atto avrebbe potuto causare danni ben più importanti”. Sull’argomento è intervenuto, sempre su fb, anche il consigliere comunale di opposizione Ugo Pansolli invitando gli enti preposti ad adottare “ contenitori di materiale ignifugo che, ritengo, non dovrebbero costituire un gravosissimo impegno di spesa per la concessionaria del servizio di raccolta”. Intanto , sempre in tema di cassonetti, ma della serie “purchè se ne parli”: il sindaco di Sarteano , Francesco Landi,  nella precedente vita privata ottimo pubblicitario, non ha dimenticato la sua professione di origine e ha “provocato” i cittadini facendo collocare stamani di buon’ora alcuni cassonetti cosiddetti “intelligenti” proprio nella piazza principale del paese, in piazza Bargagli , accanto all’arco che porta nel centro storico, sotto  le finestre del Municipio e di fronte a un bar che ,ovviamente, è stato tra i primi a protestare. Ma era proprio questo che il primo cittadino voleva: attirare l’attenzione sul tema della raccolta dei rifiuti, anche provocando, in modo che i cittadini si interessassero alla questione in vista dell’assemblea convocata per venerdì 15 marzo da Landi  per far capire ed essere in grado di affrontare il nuovo servizio di raccolta rifiuti con cassonetti intelligenti che” ci consentirà nell’arco di poco tempo- ha spiegato il sindaco – di mettere in atto la tariffa puntuale: “si paga per ciò che si produce”.. E infatti dopo decine di proteste sui social  del tipo “non è possibile!” o ironici come “bellissimi!”, il sindaco, anche sollecitato dal capogruppo Mattia Nocchi (“Francesco dilla tutta se non succede il finimondo”),  ha rassicurato sempre su internet:” i cassonetti sono stati messi lì per far conoscere il nuovo sistema con scheda proprio perché vicino alla sala mostre dove si terrà l’assemblea. Sabato spariscono”.