Secondo appuntamento per Assisi OnLive 2020.Dopo la musica dell’Assisi Summer School Choir domani 13 agosto spazio a Rachele Andrioli e Rocco Nigro

Proseguono gli appuntamenti della prima edizione di Assisi OnLive, progetto promosso in sinergia dalla Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco, il Piccolo Teatro degli Instabili, l’Associazione Culturale Riverock, l’Associazione Umbra Canzone e Musica d’Autore e l’Associazione Culturale Zona Franca, con il patrocinio e la co-organizzazione del Comune della Città di Assisi, che propone nei luoghi della città serafica una serie di itinerari tra musica, teatro, letteratura e arte.  Dopo l’inaugurazione con il concerto dell’Assisi Summer School Choir diretto da David Skinner che ha invaso la splendida Basilica Superiore di San Francesco sulle note di Tallis e Gibson, sarà ora la volta di Rachele Andrioli e Rocco Nigro, protagonisti del palcoscenico del Giardino degli Incanti della Rocca Maggiore  domani 13 agosto alle ore 21.15 con “Maletiempu”. Il duo composto da Andrioli (voce, tamburi a cornice, flauto armonico e ukulele) e Nigro (fisarmonica) è certamente uno degli incontri artistici più fortunati ed interessanti che ha espresso negli ultimi anni la scena musicale salentina, non solo per le tante peculiarità che caratterizzano la loro cifra stilistica ma anche per l’eccelsa qualità dei loro album e concerti dal vivo. “Malìe”, “Maldimè” e “Maletiempu” sono le pubblicazioni discografiche prodotte dal duo, che hanno ottenuto un notevole successo di pubblico e critica, anche in ambito internazionale. Prevendite su circuito TicketItalia. “Finalmente dopo sei mesi di “stop” riavremo la possibilità di ascoltare insieme dal vivo dell’ottima Musica nel cuore di Assisi – commenta il direttore artistico del Piccolo Teatro degli Instabili, Fulvia Angeletti – . In “Maletiempu” l’affiatato duo fa rivivere con sensibilità moderna i canti della tradizione del Sud Italia, non trascurando però di fornire il proprio personale e originale apporto. Siamo davvero molto emozionati. Come per tutte le “prime” volte”.