Siccità: il Consorzio di Bonifica Alto Valdarno ha anticipato l’apertura della  stagione irrigua

L’umore alterno di questa primavera bizzarra non deve creare illusioni. Complice un marzo asciutto e  un inizio di aprile con fenomeni scarsi e concentrati, la “sete” comincia a farsi sentire. Anche nel comprensorio del Consorzio 2 Alto Valdarno che, proprio per prevenire improvvise emergenze,  ha  deciso di anticipare l’apertura della stagione irrigua: dal 25 marzo infatti le aziende agricole del territorio possono chiedere l’attivazione del servizio di fornitura della risorsa.“I dati diffusi a livello regionale tracciano un quadro preoccupante: in marzo sono caduti mediamente 24 mm di pioggia contro i 70/80 degli anni passati; aprile sarà capriccioso con rovesci  comunque  sporadici, concentrati e insufficienti. Ma sono soprattutto i mesi estivi a impensierire: si parla di un maggio poco piovoso e di un giugno e luglio ancora più avari di acqua. E’ chiaro – dice l’ing. Lorella Marzilli, responsabile del settore irrigazione e fondi strutturali del Consorzio  – che è necessario prepararsi. Se la stagione sarà complicata, come suggeriscono le previsioni, diventa indispensabile mettere la risorsa idrica a disposizione delle aziende agricole e strutturare un servizio puntuale ed efficiente, per non compromettere il risultato di coltivazioni e raccolti”.Decine di aziende si sono già fatte avanti per ottenere la fornitura, incoraggiate sicuramente dalle previsioni meteo tutt’altro che ottimistiche e, forse, anche dalla semplicità con cui è possibile presentare la richiesta. Attraverso sopralluoghi e verifiche informatico-territoriali inoltre il Consorzio terrà d’occhio la veridicità dei dati dichiarati: “Il nostro obiettivo è un utilizzo consapevole e corretto della risorsa nei quattro distretti attualmente attivi, ma siamo consapevoli che senza acqua non può esserci agricoltura di qualità. Per questo l’ente, oltre che ad occuparsi della gestione del servizio, sta lavorando alla progettazione di nuovi interventi, indispensabili per implementare la rete irrigua, con infrastrutture strategiche che, utilizzando  i bacini di accumulo in gran parte esistenti, consentano di estendere il servizio su un territorio che ha nell’economia agricola il suo punto di forza”.Attualmente i distretti attivi sono quattro e appartengono al Sistema irriguo occidentale del Comprensorio di Montedoglio.Il Distretto 1, ubicato nella zona nord del comune di Arezzo, è in  esercizio dal 1998, si estende su una superficie attrezzata di 800 ha, prevalentemente coltivata a mais  e ortive, ed è dotato di 886 punti di consegna.Il Distretto 21, situato nella parte nord della Valdichiana, è stato completato nel 2018 e vanta una superficie attrezzata totale di 1600 ha, dove prevale la coltivazione di frutta.Il Distretto 7,  nel comune di Castiglion Fiorentino, dal 2015 serve una superficie attrezzata di 350 ha, vocata ad ortive e vivaismo.Il Distretto 42-43, nel  comune di Montepulciano serve, dal 2015, una superficie di 800 ha dove domina la coltura del mais.Nel 2017,  anno di caldo e siccità record, sono stati distribuiti  complessivamente più di e 2 milioni di mc di acqua, a una media di 3.400 mc ad ettaro.