Siena: blitz della Polizia di Stato contro estremisti di destra. Dalle intercettazioni l’intenzione era di utilizzare esplosivi per far saltare la Moschea di Colle Val d’Elsa

Di Alessandro Frappi

All’alba di stamattina la Polizia di Siena e Firenze, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso il tribunale di Firenze, ha provveduto ad indagare e perquisire dodici italiani (da quanto appreso senza precedenti) legati ad ambienti dell’estremismo di destra  per “detenzione abusiva di armi correlata alla costituzione di un’associazione con finalità eversiva” nel territorio della provincia di Siena (da Poggibonsi a Sovicille). Il blitz è stato eseguito a seguito di intercettazioni da cui sarebbero emersi i presunti fatti eversivi nonché dall’analisi di profili sui social network. “Se devo tirare una pistolettata non mi faccio problemi.. la destra estrema è una filosofia di vita”, si direbbe in una intercettazione. Da quanto appreso l’intenzione era di far saltare in aria la Moschea di Colle Val d’Elsa sabotando le condutture del gas ed avrebbero avuto un gran numero di armi, alcune legittimamente possedute. Stando sempre alle intercettazioni collezionavano materiale bellico e ordigni inesplosi rinvenuti con metal detector nelle campagne. Uno degli estremisti avrebbe poi affermato di essere in grado di realizzare in autonomia silenziatori per le proprie armi. Non si esclude che alcuni degli indagati siano membri del Movimento “Idea sociale” anche se la Procura smentirebbe al momento legami con formazioni politiche. Molte testate giornalistiche sosterrebbero infine che alcuni degli indagati sarebbero dipendenti del Monte dei Paschi di Siena.