Siena: Bruno Valentini (Pd), “nel 2019 tutti i musei cittadini stanno avendo un calo rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente”

Dal consigliere comunale del Pd di Siena Bruno Valentini riceviamo e pubblichiamo

“ A seguito di un’interrogazione scritta, gli uffici mi hanno fornito i dati relativi agli ingressi nei musei comunali negli ultimi mesi ed anni. Il quadro che ne fuoriesce indica che nel 2019 tutti i musei cittadini stanno avendo un calo rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. A conferma della crisi turistica che la città sta vivendo, come possono attestare gli operatori del commercio, della ristorazione e della ricettività. Il loro fatturato conta più dei comunicati stampa. Nei primi nove mesi del 2019 il Museo Civico ha avuto 122mila ingressi a fronte dei 136mila registrati da gennaio a settembre 2018, con una diminuzione di circa il 10%. Il calo per la Torre del Mangia è stato più ampio (meno 12%), ma ha inciso anche la chiusura forzata per lavori per un mese ad inizio anno. Pur nel quadro di una debolezza generale dell’attrattività turistica italiana, le città d’arte si sono difese meglio, ma a Siena è mancata una strategia di comunicazione esterna, che certo non può essere sostituita da iniziativa estemporanee e di basso profilo come trenini, mercatini e raduni di auto. Al massimo possono incuriosire i turisti della provincia, ma non certo sollecitare un pernottamento in più. Si è puntato più sull’animazione che sull’offerta culturale. E  pensare che per il Museo Civico giace inattuato un preciso progetto di rilancio che il nuovo gestore avrebbe dovuto mettere in atto in base al bando di gara vinto ad inizio 2018, ma che l’attuale Amministrazione non sa o non vuole che venga realizzato. Ed il gestore è la stessa società che ha rilanciato il Duomo ed ha vinto la gara per il Santa Maria della Scala, concretizzando una progettualità che ha raddoppiato in due anni i visitatori, oltre a concorrere alla qualità espositiva. Già, il Santa Maria della Scala! Un museo senza direttore da mesi. Anche in questo caso, le cifre sono negative, in misura persino maggiore: meno 25% i primi nove mesi 2019, anche per la mancanza di grandi mostre (se si depura il dato dai biglietti per singole mostre, il calo è comunque di quasi il 10%). Guardando i singoli mesi, è curioso vedere che ad ottobre 2018 (il mese del Palio straordinario) il decremento di biglietti venduti in tutto il sistema museale è ancora più elevato, ribadendo che senza promozione adeguata, nemmeno un evento eccezionale può bastare. E pensare che la nuova Giunta ha potuto innestare il pilota automatico su tante manifestazioni già impostate: da Strade Bianche alla marcia verso Acquapendente, dalla Siena Sport Week End al trekking urbano, dal festival internazionale della fotografia al Mercato nel Campo, dalla Fattoria in Fortezza alla Festa della lingua italiana, ecc. oltre alla conclusione dei lavori per il nuovo centro congressi. In questo contesto, l’uscita di Siena dalla Fondazione Musei Senesi è ancor più allarmante perchè rappresenta una visione miope e ristretta. In poche parole, presunzione e mediocrità”.