Siena : candidato sindaco Fabio Pacciani (Polo Civico Siena),“il Comune torni a essere la casa di tutti i senesi”

“Una città più solidale e aperta, dove i servizi alla persona sono una certezza per tutti e dove il welfare è una priorità di azione e di bilancio. Una città che torna a correre nella top ten europea per qualità della vita, attrattività, innovazione, sostenibilità energetica sociale. Una città che investe nei bambini e crea opportunità di lavoro e formazione per i più giovani. Una città dove gli anziani si sentono valorizzati e protetti. Una città dove la cultura è motore e moltiplicatore di bellezza e sviluppo. Una città dove i diritti e i sogni di ciascuno sono tutelati e non calpestati. Una città dove chi esprime un’opinione o ha un problema da porre troverà nel Comune una porta sempre aperta”. È questa la visione che Fabio Pacciani, candidato sindaco del Polo Civico ha in mente per Siena e la sua comunità. Il progetto di governo che sarà elaborato nei prossimi mesi con il contributo e la partecipazione dei cittadini, poggia su alcuni pilastri fondamentali: trasparenza, lavoro, assistenza sanitaria e sociale, ambiente, cultura e formazione. Temi, già approfonditi nel corso dei focus tematici organizzati dal Polo Civico insieme ad esperti e professionisti del settore, che hanno come orizzonte l’area vasta.  “Nei prossimi mesi – afferma il candidato sindaco, Fabio Pacciani – costruiremo un progetto nuovo di città che rilanci Siena nel domani e affronti oggi le emergenze di questo tempo, valorizzando al massimo le sue tante sfaccettature. C’è una crisi economica e sociale che sta minando la serenità delle nostre famiglie e la solidità delle nostre aziende. C’è una carenza di lavoro e di opportunità che rende precaria la vita dei nostri giovani e li spinge a guardare oltre Siena per veder realizzate le loro aspirazioni. C’è un sentimento di solitudine e di scoramento diffuso nelle generazioni più anziane che hanno bisogno di essere valorizzate”.   “Siena- spiega Fabio Pacciani – ha bisogno di ritrovare fiducia ed entusiasmo attorno a un progetto nuovo di governo che le permetta di uscire da questa crisi più forte di prima, senza lasciare indietro nessuno. Per farlo è fondamentale che il Comune ricostruisca quel rapporto di collaborazione e programmazione strategica con i Comuni della cintura senese sulle grandi questioni: dalla mobilità allo sviluppo economico fino alle politiche sociali ed energetiche. Da sola la città, nell’isolamento in cui è stata posta in questi anni, non potrà farcela.Se vogliamo incidere davvero sulle questioni economiche e infrastrutturali, se vogliamo vincere le sfide della transizione ecologica, se vogliamo rilanciare Siena come polo attrattivo europeo, se vogliamo creare opportunità di lavoro e percorsi di formazione qualificati per tutte le fasce d’età abbiamo bisogno di ritrovare una dimensione più metropolitana e meno localistica. Abbiamo bisogno di ricostruire un’unità di intenti con gli altri Comuni e disegnare, tutti insieme, una visione di territorio che vada oltre la città e guardi alla sua Provincia affrontando problemi e opportunità in maniera sinergica e strategica. Un percorso che si pone lontano da quello che sta facendo l’attuale amministrazione comunale che ha ripiegato la città su sé stessa in una dimensione chiusa e autoreferenziale.”. “Le bollette di cittadini, aziende e piccole imprese – dice Pacciani – continuano ad essere ‘bollenti’ e non si vede all’orizzonte da parte del Comune di Siena un piano strategico sull’energia e sulla povertà energetica a medio e lungo periodo. Peggio. La decisione su come destinare le risorse stanziate a settembre per oltre 1 milione e 300 mila euro dal Comune di Siena si è trasformata da atto pubblico in atto privato con la convocazione prima di una Commissione poi in un tavolo allargato che, nei fatti, non ha potere decisionale. Un tavolo di cui non si capiscono funzioni e competenze e che sembra più un’operazione da campagna elettorale fatta sulla pelle delle persone e delle loro preoccupazioni. Una Commissione formata e voluta dal sindaco senza coinvolgere il consiglio comunale che oltre tutto ha votato compatto contro questa ennesima prova di forza. Un braccio di ferro che non ha nessuna utilità se non quella di perdere tempo prezioso”.  “Molto preoccupante – conclude Pacciani – è inoltre lo stallo sulla visione di medio e lungo periodo. E’ urgente ragionare su come promuovere le Comunità energetiche per condividere l’energia elettrica prodotta da impianti alimentati a fonti rinnovabili tra persone fisiche, piccole e medie imprese, enti territoriali o autorità locali, comprese le amministrazioni comunali. Stiamo perdendo tempo. E’ urgente iniziare a mappare le superfici idonee a terra e a tetto, anche di proprietà comunale, fuori dalle aree sottoposte a vincolo paesaggistico, da mettere a disposizione di cittadini e imprese per facilitare la creazione di Comunità energetiche ed esperienze di Autoconsumo collettivo. Il Comune può assicurare il massimo supporto, in termini operativi, per la creazione e diffusione di questi strumenti strategici, anche attraverso l’apertura di uno Sportello Energia che garantisca la massima diffusione e tempestività delle informazioni”.