Siena: Carabinieri denunciano un 33enne cinese rappresentante di un esercizio pubblico, che tra l’altro con delle telecamere monitorava l’opera dei dipendenti in violazione dello Statuto dei lavoratori e aveva un lavoratore “in nero” oltre ad aver effettuato diverse violazioni amministrative. Gli sono state contestate sanzioni amministrative pecuniarie per 6.600 euro e ammende (penali) per oltre 8.100 euro
Ieri a Siena, i Carabinieri del locale Nucleo Ispettorato del Lavoro coi colleghi del NAS di Firenze hanno effettuato dei controlli nell’ambito di una campagna svolta in campo nazionale in materia di “vigilanza sull’imprenditoria straniera”, promossa dall’ispettorato Nazionale del Lavoro. Nel corso dell’attività sono stati raccolti elementi di fatto in virtù dei quali si è proceduto a denunciare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena un 33enne nato nella Repubblica Popolare Cinese, legale rappresentante di un grosso esercizio pubblico operante in città, per aver utilizzato delle telecamere per monitorare l’opera dei propri dipendenti in violazione dello Statuto dei Lavoratori (legge n.300 del 1970) che vieta tale pratica con sanzioni penali. Ulteriori irregolarità sono state riscontrate in quanto era presente al lavoro un cittadino pakistano, regolare in Italia, che non risultava essere stato assunto e che dunque operava in nero. Inoltre il necessario documento di valutazione dei rischi aziendali non era presente in ditta ne risultava essere stato mai redatto. Da parte loro i Carabinieri del NAS hanno contestato delle violazioni amministrative, quali carenze igienico sanitarie e la non corretta attuazione delle procedure previste nel piano di autocontrollo (HACCP) in materia di alimenti. Sono state complessivamente contestate sanzioni amministrative pecuniarie per 6.600 euro e ammende (penali) per oltre 8.100 euro. Nei prossimi giorni verranno eseguiti ulteriori controlli estesi anche alla Provincia.