Siena: conferenza per valorizzare un gioiello della Provincia,il Museo della Biodiversità  di Monticiano e il WWF

 Si è svolta  presso la Provincia di Siena la Conferenza stampa dal titolo “Valorizzare un gioiello della Provincia di Siena:  il WWF e il Museo della Biodiversità di Monticiano”.  Un momento importante che ha sancito l’avvio di un progetto innovativo e lungimirante ma che negli anni si è scontrato con numerose e notevoli difficoltà economiche, istituzionali, di riassetto e frastagliamento delle competenze. Grazie alla perseveranza e alla passione di alcuni soggetti istituzionali , il progetto è andato avanti e oggi abbiamo visto con quanta forza e collaborazione tra i molteplici soggetti che stamani sono intervenuti Silvio Franceschelli- Presidente della Provincia di Siena, Alessio Serragli – Vicesindaco di Monticiano, Simone Bezzini- Consigliere regionale ed ex presidente provinciale, Giuseppe Gugliotti- ex presidente dell’Unione dei Comuni Valdimerse, Claudio Del Re- Presidente Terre di Toscana, Fabrizio Nepi  – Consigliere provinciale ed ex presidente della Provincia di Siena, Antonio Canu- Presidente WWF Oasi.In Provincia di Siena infatti esiste un gioiello, rimasto nascosto per tanto tempo, forse troppo tempo, ma che a breve verrà svelato.Si tratta del Museo della Biodiversità ubicato nel Comune di Monticiano e di proprietà della Provincia di Siena.Un progetto ambizioso e ancora innovativo, nato quando la Provincia di Siena poteva permettersi di essere ambiziosa ed innovativa . Un periodo che ha dato vita a progetti lungimiranti e che riuscivano ad essere trasversali sia rispetto alle tematiche trattate che ai territori.Il Museo nasce dall’idea che il Sistema delle Riserve Naturali per le finalità istituzionali proprie, doveva assolvere, in primo luogo, al ruolo di tutela della biodiversità, del paesaggio e del territorio. Contestualmente, e compatibilmente con le caratteristiche ambientali, doveva anche svolgere una funzione informativo-educativa in grado di innescare, sul lungo periodo, un vero e proprio cambiamento culturale nella popolazione.In quest’ottica era necessario far vivere ai visitatori un’esperienza emozionale unica, accompagnata da chiari messaggi educativi tali da promuovere realtà sociali e ambientali a cui tendere.Nasce il  Museo della Biodiversità che costituisce il nucleo espositivo permanente attorno al quale ruota l’intero Centro dedicato alla conoscenza e valorizzazione delle Riserve naturali della Provincia di Siena.Un lungo lavoro che trova realizzazione a fine del 2016, intanto la Legge del Rio aveva trasferito molte funzioni e competenze delle province. La gestione delle Riserve Naturali torna alla Regione, il Museo resta alla Provincia.Il progetto originario viene ampliato. Con un protocollo d’Intesa del 20.12.2016 la Regione Toscana, l’Amministrazione Provinciale di Siena, l’Unione dei Comuni della Val di Merse ed il Comune di Monticiano disciplinano le attività del museo ed i reciprochi obblighi.Il 09.11.2017  fra l’Unione dei Comuni della Val di Merse e la Provincia di Siena viene stipulato il disciplinare di concessione per la gestione dell’’immobile denominato “GONNA II“ e relative pertinenze appartenente al Patrimonio Agricolo Forestale Regionale, complesso forestale regionale “ LA MERSE” nel comune di Monticiano.Il 06.03.2018 viene  approvato e pubblicato apposito avviso esplorativo per manifestazione di interesse per l’affidamento della gestione del Museo della Biodiversità di Monticiano, del Centro Direzionale educativo e del fabbricato denominato Gonna II a fronte di interventi di valorizzazione.Il 22 Febbraio del 2019 la Provincia di Siena da in concessione  il Museo della Biodiversità di Monticiano, il Centro Direzionale Educativo e il fabbricato denominato GONNA II a fronte di interventi di valorizzazione all’impresa WWF OASI, risultata vincitrice.Un lungo percorso che ha visto l’intervento di numerosi attori e come risultato un prodotto di enorme valore naturalistico, tecnologico, educativo, divulgativo e informativo che ci auguriamo di poter visitare prestissimo.

 

Il  Museo della Biodiversità

La parte museale si  sviluppa su  una superficie complessiva di circa 720 mq che comprende oltre alle zone espositive  anche uno spazio accoglienza con la biglietteria, il guardaroba e il bookshop al piano terra ed una piccola sala per proiezioni ed un ufficio di direzione al piano superiore. Le linee guida del  progetto di allestimento e dei  contenuti didattico-scientifici  del museo sono state redatte dal  Prof. Luigi Boitani, il quale ha svolto anche il ruolo di Responsabile  scientifico nella fase realizzativa, mentre l’esecuzione delle  opere di allestimento e dei contenuti  scientifici sono stati aggiudicati ad un RTI con capogruppo la SPACE spa ,mediante gara europea con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.  Il soggetto esecutore  aveva al suo interno  un  team di esperti nelle varie  discipline : grafici,  registi, fonici, animatori, sviluppatori di software  in sistemi di comunicazione multimediale e per la gestione  museale e  studiosi e ricercatori  nel campo  scientifico che hanno lavorato ai vari temi.   Dal punto di vista dei contenuti, il percorso museale è costruito su un tracciato consequenziale fortemente strutturato, secondo passaggi di conoscenza dei diversi temi, finalizzati ad offrire una informazione articolata su due distinti livelli: un primo livello costruito su messaggi brevi, di massima efficacia e notevole carica suggestiva, centrati su immagini, di diverso genere, di forte attrazione e in alcuni casi  di una certa spettacolarità,  ed un  secondo livello  che prevede invece l’approfondimento dei vari temi, attraverso un materiale composito di ulteriori immagini e di dati, notizie, grafici, rimandi ad altri temi ed altre fonti, in modo da consentire, a chi ne abbia curiosità, di ricevere una informazione più completa e documentata.Argomento principale, ovviamente, la Biodiversità e le Risorse naturali della Provincia di Siena.Il carattere della visita è  infatti quello di inoltrarsi all’interno di argomenti molto complessi scientificamente attraverso un continuo, amichevole, bombardamento di suggestioni visive ed emozionali, di scoperte sorprendenti, ma di facile comprensione, riportate, più possibile, ad un universo di conoscenze ed esperienze noto. Il visitatore si sente piacevolmente incalzato da una serie di quesiti a cui  trova predisposta tempestivamente la risposta che cerca.Il passaggio serrato attraverso le multiformi problematiche della biodiversità, della estinzione delle specie e delle motivazioni alla base della necessità della conservazione costituisce la necessaria premessa alla comprensione dell’importanza della ricchezza di diversità del territorio senese e un invito esplicito a sperimentarne il significato attraverso la visita sul territorio delle Riserve naturali.La superficie utile totale del  Centro  è di circa 1450 mq , escluso i locali tecnici.Tutto il Museo è cablato internamente con rete LAN e gestito tramite un software di regia che consente l’accensione e lo spegnimento di tutti gli exhibit multimediali, oltre a garantire il controllo e la possibilità di aggiornamento dei contenuti nelle singole postazioni informative.Il Museo è dotato di sistemi di amplificazione e diffusione audio sia puntuali che di sala.Sono presenti varie tipologie di postazioni fruitive, da quelle passive a quelle interattive tramite consultazione touch, a esperienze di consultazione tramite sensori capacitivi che attivano contenuti specifici, tavoli interattivi con riproduzione di oggetti sensibili, retroproiezioni.I contenuti, elaborati da esperti di settore, sono stati validati dal Prof. Alessandro Chiarucci, coordinatore scientifico del gruppo di lavoro interno al RTI e dal Prof. Luigi Boitani, responsabile scientifico per conto della Provincia di Siena.

Sono stati prodotti nell’abito della realizzazione del Museo:

  • 15 postazioni multimediali interattive
  • 8 tavoli attivi
  • 3 tavoli interattivi
  • 13 animazioni
  • 2 video interviste
  • 23 video documentari
  • acquisiti 32 video sui parchi mondiali
  • 45 clip video su flora e fauna delle Riserve senesi

Sono stati realizzati circa 76 pannelli di approfondimento per il piano terra e altrettanti per il primo piano.La dotazione hardware comprende circa 25 videoproiettori, 47 monitor, PC, casse, impianti audio, tecnologia ed elettronica di varia tipologia.Tutti i contenuti del Museo sono fruibili in lingua italiana e inglese.