Siena: consigliere comunale Pd Bruno Valentini , “ la sentenza delle sezioni riunite della Corte dei Conti è una pietra tombale sulle polemiche strumentali sul bilancio del Comune, che invero gode di grandi potenzialità di spesa ma anche di alleggerimento delle tasse locali” 

Dal consigliere comunale del pd di Siena, Bruno Valentini (già sindaco) riceviamo e pubblichiamo

“Il 29 luglio le sezioni riunite della Corte dei Conti hanno depositato la sentenza relativa al ricorso avanzato dal Comune di Siena contro la sezione toscana della medesima Corte sulla famosa contestazione per oltre 13 milioni, utilizzata dalla attuale maggioranza per gridare al  “buco di bilancio”. Vicenda poi molto ridimensionata, sia perchè è stato chiarito che non si trattava di un ammanco bensì solo di una diversa appostazione contabile su un capitolo invece che su un altro ed inoltre perchè il disavanzo si è già ridotto a 4 milioni e si presume venga assorbito interamente entro questo anno. Ma lettura della sentenza e’ molto interessante. Intanto c’e’ scritto nero su bianco che il Comune di Siena ha fatto ricorso sposando integralmente l’impostazione precedente. In parole povere, l’Amministrazione De Mossi ha scritto che condivideva i principi di redazione del bilancio adottati dall’Amministrazione Valentini e per questo ha deciso di intentare un ricorso contro la sezione regionale della Corte dei Conti, fatto abbastanza raro e clamoroso. L’oggetto della controversia è come gestire i risparmi rivenienti dall’allungamento del debito deciso dal Commissario straordinario nel 2012. Possono essere spesi solo per investimenti, come sostiene la Sezione toscana, oppure anche per spesa corrente, come sostengono la Ragioneria del Comune ed i sindaci revisori? La Corte dei Conti di Roma ha sentenziato, come dire, a metà strada. Cioè ha deliberato che se un mutuo viene estinto anticipatamente (il Comune di Siena lo ha fatto ricorrendo a  vendite immobiliari straordinarie) questi risparmi possono essere impiegati non solo per nuove opere pubbliche ma anche per ridurre od estinguere altro debito, liberando di conseguenza spesa corrente perchè viene meno il conseguente impegno a pagare le rate. In sintesi, il Comune avrà maggiore elasticità nel gestire il proprio bilancio, perchè le somme in discussione non saranno vincolate solo ad investimenti ma potranno essere destinate anche a rimborsare anticipatamente i debiti, che com’è noto hanno già avuto una dinamica particolarmente virtuosa dal 2013 in poi. Questa sentenza è una pietra tombale sulle polemiche strumentali sul bilancio del Comune, che invero gode di grandi potenzialità di spesa ma anche di alleggerimento delle tasse locali”.