Siena: consigliere comunale Pierluigi Piccini su alienazioni immobiliari da parte del Comune, “ci auguriamo che l’atto formale di alienazione non pregiudichi il lavoro che si è avviato fra le parti, Maggioranza e Minoranza, per la costituzione del Fondo immobiliare”

Dal consigliere comunale de Movimento “Per Siena” Pierluigi Piccini riceviamo e pubblichiamo

“Mercoledì 30 gennaio  andrà in Consiglio comunale la delibera la numero 3 del 2019, che ha come oggetto il piano delle dismissioni del Comune di Siena. L’ammontare complessivo previsto è di 8 milioni e 178 mila 327 euro, per una lista di beni immobili che contiene anche diversi cespiti, capaci di produrre reddito. Si tratta di una decisione della Giunta Comunale che merita alcune considerazioni. Perché alienare delle proprietà che potrebbero essere utilizzare in forma diversa? Ad esempio, potrebbero essere utilizzate come leva per moltiplicare le ipotesi di investimento nel settore edilizio, a tutto vantaggio degli operatori del settore e dei cittadini. Se veramente l’Amministrazione comunale di Siena ha la volontà di mettere in piedi i fondi immobiliari chiusi ad apporto pubblico, alcune di queste eventuali alienazioni sarebbero utilissime per avviare positivamente il fondo. In questo senso, e conservando una parte del patrimonio in oggetto, il Comune diventerebbe il garante delle operazioni sul territorio senese non dismettendo la sua capacità di indirizzo, tanto più necessaria oggi, visto che sta per essere riavviato il procedimento per la stesura del Piano operativo. Questo strumento urbanistico risente di alcune indeterminatezze proprio nel rapporto fra Pubblico e Privato, dovute al fatto che non definisce in modo chiaro i punti dove si applica tale collaborazione. Il rischio è di una subordinazione del Comune alle richieste più svariate degli eventuali compratori: una subalternità tanto più pericolosa, perché molti dei beni in discussione si trovano nella città antica, al centro di una particolare attenzione da parte del Consiglio comunale. Ci auguriamo che l’atto formale di alienazione non pregiudichi il lavoro che si è avviato fra le parti, Maggioranza e Minoranza, per la costituzione del Fondo immobiliare, e che si riesca a trovare una formula che garantisca tale realizzazione, cosi importante per il rilancio economico di Siena.”