Siena:  domani 10 ottobre sarà presentato il restauro di “Brunella: una balenottera del Pliocene a Montalcino”. Il restauro dell’eccezionale reperto risalente ad alcuni milioni di anni fa sarà presentato nell’aula magna dell’Accademia dei Fisiocritici

“Brunella: una balenottera del Pliocene a Montalcino”: con questo titolo si annuncia,domani  giovedì 10 ottobre alle 17.00 all’Accademia dei Fisiocritici, la presentazione del restauro di un eccezionale reperto fossile, la balenottera soprannominata “Brunella” rinvenuta alcuni anni fa nei pressi di Montalcino. Si è infatti appena concluso il progetto di restauro finanziato interamente da Banfi s.r.l. attraverso la formula dell’Art Bonus. Alla presentazione, organizzata da Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Siena, Grosseto e Arezzo, Fondazione Banfi e Accademia dei Fisiocritici, intervengono il presidente dell’Accademia senese Giuseppe Manganelli, Andrea Pessina, soprintendente ad interim della Soprintendenza ABAP di Siena, Grosseto e Arezzo e Michelangelo Bisconti dell’Università di Torino e del San Diego Natural History Museum che, in veste di coordinatore scientifico incaricato dalla SABAP di Siena, parlerà di “Paleontologia e restauro in un progetto Art Bonus”.Fino ad oggi gli studi su questo fossile hanno portato in evidenza importanti dati scientifici: la datazione preliminare della balenottera risalirebbe ad un intervallo del Pliocene inferiore collocabile tra i 3.7 e i 4.5 milioni di anni fa. In quel periodo infatti il Mediterraneo era interessato da un clima molto più caldo dell’attuale come confermato dalle affinità climatiche dei molluschi trovati intorno alla balenottera. Questa appartiene sicuramente ad una specie estinta ma non è ancora chiaro se si tratti di una specie già nota o di una nuova: a giudicare dalla lunghezza del suo ramo mandibolare, si stima una lunghezza totale dell’esemplare di circa 8 metri e un peso di circa 5000 kg.