Siena: federazione provinciale Psi , “no all’abolizione della prescrizione nei processi”. Psi aderisce a protesta indetta per domani 17 dicembre davanti a Montecitorio dall’Unione delle Camere penali

“Il prossimo 1 gennaio 2020 entrerà in vigore la nuova legge sulla prescrizione che, nei fatti, metterà a serio rischio la durata dei processi e i connessi principi di giustizia e non colpevolezza fino al terzo grado”. Questo ha detto il Segretario del Partito Socialista Italiano Enzo Maraio che domani martedì 17 dicembre alle ore 11.30 invita tutti in Piazza Montecitorio a Roma per partecipare alla protesta.La protesta è stata voluta fortemente dalla Unione delle Camere Penali Italiane a cui il PSI vuole dare il suo fattivo contributo.E’ necessario protestare contro una riforma della prescrizione per evitare che in Italia il processo diventi un “ergastolo processuale”. Il Partito Socialista Italiano e la Federazione Provinciale di Siena “vuole fare chiarezza – dice una nota –  questo tema poiché è bene che i cittadini sappiano a che cosa andremo incontro nel 2020 con questa nuova legge. Come hanno denunciato gli avvocati penalisti italiani la riforma della prescrizione rappresenta una deriva populista e giustizialista perché di fatto mette l’imputato e dunque il cittadino (anche lui parte offesa del reato) in balia della giustizia penale italiana per un tempo indefinito. Ogni persona, invece, ha diritto ad un processo “equo” e in tempi accettabili. Va ricordato che l’intera comunità dei giuristi italiani e oltre 150 docenti di diritto penale, processuale e costituzionale hanno sottoscritto l’appello dell’Unione delle Camere Penali Italiane contro la riforma della prescrizione poiché, sia chiaro una volta per tutte, l’abolizione della prescrizione porterebbe ad un disastroso e aberrante allungamento dei tempi dei processi a partire dal grado di Appello.Altra nota importante da tener presente, così come rilevato dall’Osservatorio sull’errore Giudiziario: ancora tanti sono i casi di errori giudiziario. Si stima che ogni anno oltre mille innocenti finiscano in carcere ingiustamente.Perché, dunque, le loro vicende processuali si dovrebbero trascinare a lungo con il rischio di risolversi soltanto dopo un lunghissimo ed estenuante periodo, senza nemmeno aver commesso il fatto a loro imputato?E’ un errore pensare che il processo penale sia qualcosa di riservato ai soli delinquenti e che alle persone oneste non potrà mai succedere nulla, né tantomeno rimane invischiati dentro la “macchina della giustizia”.La prescrizione è una tutela per gli onesti, prima ancora che per i colpevoli.Il Partito Socialista Italiano si sente di aderire a questa protesta fortemente convinto che il garantismo accolto dalla Costituzione nell’art 111, delineato nel paradigma   del “giusto processo” e della sua “ragionevole durata” possa essere ancora attuale e difendibile contro quella che troppo facilmente viene definita “la certezza della pena” ma che spesso invece si trasforma in giustizialismo bieco e senza ritorno. Auspichiamo che il prendere ancora come faro il principio costituzionale dell’art.111 possa spingere il legislatore- conclude la nota del Psi –  ad un miglioramento degli istituti processuali e del diritto probatorio al fine di impedire che un innocente possa restare vittima di un errore giudiziario e vi resti invischiato per decenni.