Siena: Festival della Salute; Roberto Monaco (presidente dei medici, chirurghi e odontoiatri di Siena),“un milione di prestazioni annullate, cento letti al giorno in più per Covid. Serve un nuovo lock-down nazionale .Con il virus dovremo convivere ancora a lungo, almeno per un altro anno”

Appena la curva dei contagi ha ripreso a salire da parte dei medici, in prima linea nella lotta al Covid-19, è arrivata la richiesta al governo di un nuovo lock-down nazionale. A ribadire la linea e a rilanciare questo appello è anche Roberto Monaco, segretario nazionale FNOMCEO  e presidente dei medici, chirurghi e odontoiatri di Siena intervenendo nella giornata conclusiva del Festival della Salute a Siena .“I medici  hanno chiesto – ha ricordato -misure più drastiche a causa del peggioramento dell’indicatore dei posti letto di terapia intensiva, che da ottobre via via si sono riempiti. I dati sono chiari e se in Italia prima dell’emergenza Covid-19 avevamo 5200 posti di terapia intensiva in Italia, dopo il lock-down siamo riusciti ad arrivare a quota 7mila a fronte dei 9mila posti indicati . Dall’inizio della seconda ondata ogni giorno ci sono almeno 100 posti letto che vengono riempiti da pazienti Covid e questo ha portato al superamento piuttosto generalizzato della soglia del 40% – ha spiegato Monaco -. Questo incremento crea difficoltà perché i posti letto delle terapie intensive non servono solo per i pazienti Covid: servono anche a chi ha avuto un incidente stradale o a chi è stato operato . Il lock-down nazionale – ha proseguito – permetterebbe al sistema sanitario di organizzarsi ancora meglio perché, mentre noi parliamo, il virus non aspetta. Comprendo le resistenze che arrivano da più parti ma il sistema sanitario non può andare in sofferenza e non dobbiamo mettere i medici di fronte a scelte difficili con i pazienti più gravi . Si rischia inoltre un ulteriore blocco di esami e terapie, come accaduto durante il lockdown della scorsa primavera: Se non riusciamo a contenere il virus la situazione sarà la stessa, con oltre un milione di visite di controllo e interventi chirurgici saltati. Il sistema sanitario ha il dovere di contenere il Covid-19 per permettere anche agli altri pazienti di tornare ad usufruire di tutti i servizi sanitari, senza alcun ritardo e senza alcun timore”.Quanto alle nuove restrizioni, dunque, per Monaco non si può ipotizzare una data per il ‘liberi tutti’: “Con il virus dovremo convivere ancora a lungo, almeno per un altro anno. Dobbiamo organizzarci, condivido le preoccupazioni degli operatori economici ma come medico posso dire solo quello che sta succedendo. È vero che indossare la mascherina, dover stare in casa o chiudere il negozio è una limitazione della propria libertà ma mi chiedo: ‘È libertà vedere un proprio caro morire senza poter essere salutato un’ultima volta? È libertà poter fare un matrimonio con 20 persone o vedere la fila di camion dell’esercito cariche di bare come a Bergamo?. Inoltre tra poco con l’influenza sarà ancora più difficile gestire la situazione: lancio dunque un appello a vaccinarsi e a ricordarsi delle misure principali di prevenzione come il distanziamento, non sociale come è stato definito ma ‘per il sociale’, il lavaggio delle mani e portare la mascherina . Il problema – ha concluso Monaco – si risolverà solo con il vaccino e il lock-down non deve essere visto come un momento critico ma come opportunità per frenare la diffusione del virus, che ci consente di organizzarci per tutelare la nostra salute. Noi non abbiamo paura del Covid-19 ma della disorganizzazione nel combatterlo”.