Siena: gruppo consiliare Pd ; “insostenibile incentivare mobilità privata e pubblica”

Dal Gruppo consiliare PD di Siena riceviamo e pubblichiamo

“Nel consiglio del bilancio preventivo, che complessità ed importanza sarebbe bastato da sé per una sola seduta, si è discusso anche un atto di programmazione urbanistica significativo per il futuro della Città: gli indirizzi della nuova Amministrazione sul Piano della Mobilità Sostenibile (PUMS) dal titolo “Una nuova mobilità al servizio della Città”. Come per gli indirizzi del Piano operativo, anche qui si è completamente bypassata la partecipazione preventiva dei cittadini e dei consiglieri.Ma veniamo al merito. Il nodo è l’insostenibilità del piano della mobilità così come delineato. Infatti, mentre il mondo sviluppato (da Pontevedra a Copenhagen) sta andando verso la riduzione della mobilità privata e la liberazione di strade e piazze dalla sosta, nonché verso l’incentivo alla mobilità su ferro (vedi Firenze), qui si vuole fare una galleria sotto l’Antiporto di Camollia per fluidificare la circolazione. Siamo fuori dal tema della sostenibilità, completamente fuori. Più infrastrutture devono servire per migliorare il traffico, non per aumentarlo.Al contempo, l’alleggerimento della mobilità in Città non viene prospettato attraverso una gradualità educativa dell’integrazione con il trasporto pubblico ed il car sharing, ma con una misura progressiva quanto inesorabile circa l’accesso solo ai mezzi elettrici o misti. Quindi, una forma dirigistica che non lascerà nulla al senso di responsabilità dei cittadini e che creerà solo esclusioni tra chi può adeguarsi e chi no. Ma, soprattutto, non si è compreso che va ridotto l’afflusso di veicoli; poi migliorare i motori è giusto, ma prima si riduce l’afflusso. L’allontanamento delle auto dal Centro, appunto, sarebbe giusto, come sarebbe giusta la sosta più cara a ridosso del Centro e a buon mercato man mano che ci si allontana, ma i parcheggi scambiatori non si fanno in poco tempo, occorre riutilizzare quello che già abbiamo; come il parcheggio palasport. Infine, La sosta con prezzi a scalare, teoricamente perfetta, si adatta male a Siena: dove fai quella a costo ridotto? Occorre togliere tutti i posti a sosta libera.Corretta è invece la revisione del nodo stazione, ma occorre realizzare un’autostazione per i bus; corretta anche una revisione della viabilità di accesso all’ospedale, come sarebbe opportuna una strada di accesso diretto da Siena Nord all’ospedale, avviata soltanto dal Comune di Monteriggioni.Sul tema, poi,  della metropolitana leggera, si è avviato un confronto con gli organi competenti (regione Toscana, RFI e Stato), prima di fissare gli indirizzi?Infine, tra gli indirizzi manca il riferimento alla sfida della mobilità dolce, che è quella per le Amministrazioni di riuscire ad orientare ad un maggiore utilizzo del trasporto pubblico oppure attraverso l’implementazione di infrastrutture adatte ad un utilizzo ciclopedonale. Quindi,  il punto è cambiare le abitudini, perché le Città ed il Mondo intero non sono più in grado di sostenere i livelli di traffico attuale.Occorre, quindi, lo ripetiamo,  una visione della Città, altrimenti evocare (nel documento di indirizzo) il coraggio del sindaco Fabbrini del 1965 (non del 1966) non basterà.”