Siena: la Guardia di Finanza scopre un evasore totale nel mondo dello spettacolo.  Si tratta di una regista completamente sconosciuta al fisco che spendeva in massaggi, estetista, abiti e profumi

Porta i suoi frutti la costante azione di contrasto all’evasione fiscale condotta dai Reparti della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Siena, che continuano ad individuare soggetti completamente sconosciuti al Fisco.In particolare, le Fiamme Gialle senesi, nell’ambito dell’attività d’istituto volta al contrasto del sommerso d’azienda, grazie all’efficace attività d’intelligence eseguita, hanno scoperto nel capoluogo senese un soggetto “evasore totale”, operante nel mondo dello spettacolo quale regista, che non aveva ottemperato ai previsti obblighi di dichiarazione, benché da una semplice consultazione del suo curriculum vitae fossero emersi numerosi spettacoli teatrali ed opere cinematografiche a sua firma e regia. A tal punto, al fine di ricostruire il reale volume d’affari posto in essere dalla professionista, si è proceduto a riscontrare la documentazione contabile acquisita dai soggetti economici che hanno fruito delle prestazioni di servizi della stessa con le risultanze degli accertamenti bancari sui conti della regista.I dati così desunti sono stati incrociati con quelli estrapolati dagli applicativi informatici in uso alla Guardia di Finanza, consentendo di rideterminare il reddito conseguito dalla professionista che è risultato ammontare ad oltre 80.000 euro di ricavi non dichiarati, di cui 60.000 euro in una sola annualità, nonché un’iva dovuta pari a circa 30.000 euro. Ma ciò che ha destato maggiore stupore ai militari operanti sono state le tipologie di spese emerse dall’analisi dei conti correnti della regista: la maggior parte dei ricavi non dichiarati, infatti, veniva speso in massaggi, trucchi, profumi, abiti e presso estetiste e parrucchiere.Tale risultato è stato reso possibile dall’efficace dispositivo di controllo economico del territorio approntato e dall’indispensabile analisi di rischio condotta dai militari con l’ausilio delle banche dati in uso al Corpo. Il contrasto all’economia sommersa, e più in generale, all’evasione e alle frodi fiscali costituisce una linea d’azione fondamentale nell’ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria del Corpo, non solo per i profili strettamente connessi al recupero delle somme illecitamente sottratte alle casse dello Stato, ma anche perché consente di arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo che alterano le regole del mercato e danneggiano, in maniera particolare, i cittadini e gli imprenditori onesti che operano nella piena e completa osservanza della legge.