Siena: la Guardia di Finanza trova la metà dei dipendenti “in nero” e sospende l’attività di una impresa commerciale che produce pasta e altri lavorati alimentari. Si profila maxi-sanzione pecuniaria per l’imprenditore
Con “le mani in pasta”. E’ così che la scorsa settimana i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siena hanno trovato due persone – intente a espletare le proprie mansioni all’interno di un’attività commerciale nota per la produzione di pasta ed altri lavorati alimentari – senza una regolare assunzione e prive di copertura assicurativa e previdenziale. Anche questa volta le Fiamme Gialle senesi – nell’ambito della costante opera a tutela del lavoro e al contrasto dei fenomeni di sfruttamento della manodopera – grazie alla proficua ed approfondita attività d’intelligence eseguita, erano andate a colpo sicuro. Le posizioni irregolari sono state prontamente comunicate al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro che ha disposto, nei confronti dell’imprenditore, la sospensione dell’attività. Adesso si profila, nei suoi confronti, anche l’irrogazione di una maxi-sanzione pecuniaria. L’azione dei finanzieri rientra in un più ampio piano del Comando Provinciale di Siena volto ad individuare situazioni di sfruttamento di manodopera che, oltre a costituire una grave forma di concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici onesti e rispettosi della legalità, rappresentano principalmente un danno in capo ai lavoratori stessi ai quali, infatti, non vengono riconosciuti i più basilari diritti previsti dalla Legge. E’ in tale contesto che la Guardia di Finanza opera ogni giorno per ripristinare le necessarie condizioni di giustizia e solidarietà tra Stato e cittadini.