Siena: l’Istituto Bandini sostenibile e plastic free.Le linee di azione: offerta formativa, fontanelli e borracce, raccolta differenziata, efficienza energetica e piantumazione di 60 alberi

Uso consapevole e sostenibile dell’acqua, diminuzione della produzione di rifiuti, fino all’integrazione con un corretto percorso dell’utilizzo della raccolta differenziata e del riutilizzo delle materie prime-seconde. E ancora, piantumazione di 60 alberi e fontanelli per la distribuzione di acqua potabile. L’Istituto d’istruzione superiore Sallustio Bandini di Siena diventa ‘interamente sostenibile’ e ‘plastic free’ e lancia, coerentemente con gli obiettivi di Agenda 2030, il piano di offerta formativa sulla sostenibilità ambientale. Il progetto, della durata di tre anni, è strutturato in una fase didattica di base, in cui vengono trasmesse le nozioni elementari di utilizzo sostenibile delle risorse (acqua e materie prime) ed una seconda fase didattico-seminariale in cui si coinvolgono gli studenti con momenti di approfondimento. In questo secondo periodo sono state inserite lezioni seminariali in collaborazione con Legambiente, Università di Siena, Acquedotto del Fiora, SEI Toscana. Un ulteriore approfondimento, maggiormente mirato agli studenti del corso Costruzioni ambiente e territorio, prevede alcune attività in collaborazione con Sienambiente, con visite e lezioni proposte da esperti esterni inerenti l’utilizzo di materie prime-seconde. La collaborazione con il gestore del ristoro interno all’Istituto consentirà inoltre un ulteriore abbattimento della produzione di rifiuti in materiale plastico grazie alla sostituzione dei contenitori plastici monouso con altri pluriuso o compostabili. Il progetto guarda, inoltre, alla possibilità di dotare la scuola di fontanelli di acqua potabile per far adottare agli studenti le corrette abitudini riguardo il consumo di acqua potabile. Contestualmente e a completamento dell’eliminazione dell’uso di bottigliette di plastica, il progetto si pone l’obiettivo di dotare i singoli studenti di borracce da utilizzare quotidianamente e da riempire nei distributori interni, in modo da consentire un reale abbattimento di produzione di rifiuti plastici.

Le buone pratiche a scuola La fase didattica sarà affiancata da un lungo percorso di realizzazione concreta di “buone pratiche” all’interno della scuola. Oltre all’abbattimento della produzione di rifiuti plastici da contenitori monouso, è prevista l’implementazione del sistema di raccolta differenziata. Per raggiungere questo obiettivo sono state organizzate alcune attività quali la realizzazione di un sistema puntuale di raccolta differenziata (carta e multimateriale) da realizzare per singola classe e laboratorio, con l’installazione di isole ecologiche distribuite in numerosi punti dell’istituto. Tutti i frequentatori della scuola saranno così tenuti ad utilizzare il corretto percorso del ciclo dei rifiuti e gli studenti stessi saranno chiamati a collaborare nella prima fase di filiera, occupandosi del conferimento del rifiuto differenziato di classe nelle isole ecologiche al piano. L’area ristoro sarà inoltre dotata di contenitori di raccolta del materiale organico compostabile. Il percorso educativo sarà supportato da una formazione operativa a tutti i frequentatori dell’Istituto realizzata in collaborazione con SEI Toscana. La scuola viene inoltre dotata di raccolta differenziata di pile esauste. L’Istituto è stato inserito in una rete sperimentale per la raccolta dei piccoli RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), integrando la raccolta con un gioco elettronico (applicazione da cellulare) divulgato dalla stessa azienda e destinato a sensibilizzare ed approfondire la conoscenza degli utenti sull’economia circolare.

Efficienza energetica L’edificio scolastico, realizzato ad inizi anni ’60, presenta caratteri obsoleti per ciò che concerne l’isolamento termico, il sezionamento dell’impianto elettrico e termico, l’efficienza e la manutenzione degli infissi, il risparmio energetico in generale. Nonostante questo, è senz’altro possibile, tramite buone pratiche attuate dagli utilizzatori della struttura, ottenere dei benefici in termini di risparmio energetico, sia elettrico che termico. L’azione sarà realizzata ponendo il problema agli studenti, selezionando le migliori pratiche quotidiane – già note in letteratura o di proposta autonoma originale – da attuare, decidendo una linea di divulgazione dell’informazione e coinvolgendo tutta la “cittadinanza scolastica” (alunni, docenti, personale tecnico-amministrativo). L’intervento, progressivo, di miglioramento delle abitudini che influiscono nell’utilizzo energetico, sarà progressivamente monitorato tramite l’interazione con Terre di Siena Lab ed Amministrazione Provinciale.

Nuove radici al Bandini Fin dalla vecchia sede all’interno del perimetro delle mura cittadine, l’Istituto Bandini ha legato la sua immagine alla presenza di vegetazione arborea. Infatti, di fronte alla sede, erano collocate due palme. Gli studenti metteranno a dimora, al rientro dalle festività natalizie, 60 piante, nei giardini della scuola. La messa a dimora di essenze arboree, concomitante con una azione di divulgazione interna, garantirà l’assorbimento di CO2 atmosferica per normale ciclo del carbonio e fornirà l’opportunità didattica di sottolineare la lotta ai cambiamenti climatici (assorbimento CO2), la protezione dal dissesto idrogeologico (azione di stabilizzazione delle piante), tutela della biodiversità.