Siena : Maria Concetta Raponi (coordinatrice “Azzurro donna”), “al via la campagna antiviolenza ‘scegli di vivere’: fondi per il patrocinio legale. La Toscana stipuli un protocollo d’intesa con gli ordini forensi”

Da Maria Concetta Raponi, coordinatrice provinciale di “Azzurro Donna” Siena, riceviamo e pubblichiamo

” In Italia le donne dai 16 ai 70 anni che hanno subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza psicologica, economica, fisica o sessuale sono quasi sette milioni: il 20,2% ha subito violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro ed il tentato stupro, la violenza è tra le prime cause di morte per le donne dai 16 ai 44 anni , ogni anno più di cento donne vengono uccise per mano di chi diceva di amarle.Numeri preoccupanti se si considera che a praticare le violenze sono stati partner o ex partner.Dal Report del Ministero dell’Interno relativo al primo semestre del 2021 emerge un dato allarmante: in ambito familiare ed affettivo il numero dei reati ha fatto registrare una crescita con 77 episodi a fronte dei 72 del primo semestre del 2020 e sono state 48 le donne uccise nei primi sei mesi del 2021 contro le 55 vittime del primo semestre del 2020.La violenza di genere deve essere riconosciuta perché possa essere efficacemente affrontata, soprattutto attraverso la costituzione di reti di relazioni fra tutti gli operatori per sostenere concretamente le donne nel percorso di uscita dalla violenza.
Come Coordinatrice Provinciale di Azzurro Donna insieme a tutto il coordinamento abbiamo voluto lanciare, a ridosso del 25 novembre Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la campagna “scegli di vivere : dai voce al tuo silenzio e scoprirai di non essere sola e di avere una vita accanto”, per sensibilizzare e contrastare efficacemente il fenomeno della violenza di genere. Azzurro Donna e Forza Italia hanno sempre lavorato e continueranno a lavorare con i propri Parlamentari e Consiglieri Regionali, con proposte ed atti concreti volti a contrastare adeguatamente ed efficacemente qualsiasi forma di violenza.
Nella lotta contro la violenza sulle donne è di fondamentale importanza investire nella realizzazione di progetti di formazione, educazione e sensibilizzazione , con personale specializzato e qualificato, confrontare le rispettive modalità operative di tutti i diversi soggetti che operano sul territorio, sviluppando procedure di intervento che permettano azioni integrate ed efficaci e mettere a conoscenza di tutti gli operatori la rete a supporto delle donne affinché le stesse possano essere indirizzate ai diversi servizi che saranno in grado di fornire risposte adeguate ed efficaci.
Enti locali, Istituzioni ed Associazioni debbono lavorare su piani strettamente correlati a livello sia locale che nazionale, con interventi coordinati e multidisciplinari , che rispondano in modo efficace ai bisogni delle vittime di violenza. E’ di fondamentale importanza garantire protezione fisica, aiuto sanitario, psicologico, legale ed economico. E proprio sotto quest’ultimo aspetto oltre all’importantissima proposta di legge di cui è prima firmataria la nostra Coordinatrice Nazionale l’On. Catia Polidori riguardante l’“Istituzione del soccorso di libertà” per le donne vittime di violenza , la proposta condivisa e sostenuta anche dalla Coordinatrice Regionale Azzurro Donna Toscana Rita Pieri, che invierò al nostro Consigliere Regionale, è quella relativa all’Istituzione di un fondo di solidarietà per le donne vittime di violenza e di maltrattamenti”. Tale Fondo (la cui previsione andrebbe inserita nella L. R. Toscana n.59 del 16 novembre 2007 “Norme contro la violenza di genere” così come modificata dalla L.R. 27 dicembre 2017 n.77 ), sulla base di un protocollo d’intesa con gli Ordini Forensi Toscani, andrebbe a coprire le spese di assistenza legale fornita da avvocate o avvocati iscritti in appositi elenchi e che abbiano competenza e formazione specifica e continua nell’ambito del patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti.Ricorrendo al Fondo di solidarietà le donne vittime di violenza e/o di maltrattamenti potrebbero sostenere le spese legali relative alla fase che precede l’avvio di azioni in sede giudiziaria, sia civile che penale, non ricomprese nel gratuito patrocinio che, è bene ricordarlo, con sentenza n.1 dell’11 gennaio del 2021, la Corte Costituzionale ha ammesso per tutte le donne vittime di violenza a prescindere dal reddito. Tale fondo rappresenterebbe un ulteriore incentivo per le donne ad intraprendere un percorso di uscita dalla violenza, superando gli eventuali ostacoli di carattere economico che spesso impediscono alle donne di decidere di denunciare. Tutte le azioni a tutela delle donne vittime di violenza e nell’ottica di prevenire la violenza di genere non possono prescindere dal dover lavorare anche sugli uomini che agiscono violenza, perché è vero che la violenza di genere colpisce le donne, ma è vero che si tratta di un problema dell’uomo. La recidiva degli autori di violenza è molto alta, più di otto uomini su dieci rischiano di tornare a commettere gli stessi reati, se non interviene nel mezzo qualcosa o qualcuno, ovvero se non sono presi in carico da un servizio o da un centro d’ascolto per uomini maltrattanti.
La violenza ha radici culturali ed è su queste che dobbiamo agire se vogliamo sconfiggere questa gravissima piaga della nostra società.”