Siena: MPS; gruppi consiliari di maggioranza ,” la minoranza tradisce la città. La scelta fondamentale di fare ricorso all’azione legale di risarcimento – improvvidamente scartata dalla pattuglia dei governativi ormai in crisi – costituisce invece il presupposto fondamentale per ricucire una posizione unitaria e la condizione irrinunciabile se si vuole ottenere un risultato concreto e definito “

Da Forza Italia di Siena riceviamo e pubblichiamo il seguente documento dei gruppi consiliari di maggioranza sulla situazione del MPS

 

La saggezza Toscana suggerisce che la strada dell’inferno è fatta di buone intenzioni. Tale affermazione pare quanto mai appropriata per descrivere lo stato confusionale che serpeggia fra le fila sflilacciate della minoranza. I padrini del no su tutto,  stavolta potrebbero essere scivolati  in basso, al di là dei loro stessi inapprezzabili suggerimenti. Nella seduta del Consiglio Comunale del, 13 gennaio 2021, una seduta destinata probabilmente a segnare storicamente la nostra Città, a proposito della questione Monte dei Paschi, i ripetuti appelli della maggioranza e del Sindaco De Mossi, sono rimasti inascoltati. A parte la frantumazione  irresponsabile di una posizione che poteva e doveva risultare unitaria per dare maggiore forza all’azione del Comune di Siena, sembra emergere davvero una brutta immagine della sparuta cerchia di avversari del Sindaco De Mossi.  La questione sul tavolo riguarda tutti i cittadini e il futuro della Città di Siena. Ci si aspettava una chiara e netta presa di posizione unitaria,   ispirata dal senso di appartenenza e dal “sangue” senese nelle vene. Invece i passerotti  e passerottoni della sinistra fai da te,  hanno finito per svolazzare a difesa, pare, degli interessi politici di Roma capitale e del clima rarefatto delle tiepide segreterie di partito. Neanche in questa circostanza, così decisiva per Siena, se la sono sentita di uscire dalla tana del politicamente corretto, anche se probabilmente contrario ai veri interessi della città. Il Sindaco De Mossi ha conferito grande dignità al dibattito con una relazione di apertura bella, significativa e aperta al contributo per la Città di Città, con uno spessore culturale davvero elevato. La maggioranza si è fatta interprete del percorso che bisogna avviare se si intende davvero mantenere il Monte dei Paschi stretto al nostro territorio. Il nodo fondamentale passa per l’azione risarcitoria che la Fondazione deve attivare nei riguardi della Banca, una azione che se non viene esercitata trasforma in acqua fresca tutto il resto. Così la sinistra, tradizionalmente   combattiva (almeno a parole) quando si tratta di difendere i lavoratori e i posti di lavoro è risultata balbuziente sul tema decisivo  del risarcimento del danno  in una caterva di parole su parole, per non urtare in realtà le suscettibilità dei  manovratori politici. Una vera delusione che rischia di indebolire la forte tensione cittadina a tutela del MPS di cui il Sindaco De Mossi si è fatto interprete in tutte le sedi competenti locali, regionali  e nazionali. La scelta fondamentale di fare ricorso all’azione legale di risarcimento – improvvidamente scartata dalla pattuglia dei governativi ormai in crisi – costituisce invece il presupposto fondamentale per ricucire una posizione unitaria e la condizione irrinunciabile se si vuole ottenere un risultato concreto e definito in tutta questa caotica vicenda. Il Monte dei Paschi non è mai stato semplicemente una banca ma il  simbolo autentico della operosità cittadina e del cuore dell’intera Città, il cui marchio è noto in tutto il mondo ed ha consentito la crescita della ricchezza sul nostro territorio e la stessa identità  di Senesi. Chi dice Siena dice Monte dei Paschi !  E’ veramente un disastro che ancora una volta abbiano  prevalso il girarsi dall’altra parte per non voler vedere e le spigolature personali di chi non si arrende nemmeno a tre anni dalla disfatta elettorale. Un brutto, bruttissimo esempio di inutile opposizione neanche al Sindaco de Mossi e alla sua maggioranza ma all’intera città di Siena, che non merita un atteggiamento di letargo politico in attesa che a Roma decidano per Noi e senza di Noi. L’azione di risarcimento del danno è assolutamente necessaria per consentire alla Fondazione di dover essere chiamata, di partecipare alla trattativa, così come è avvenuto all’indomani della lettera di messa in mora. Poi si può convenire su tutto il resto, che le cose vadano a finir bene, che vi siano spazi politici e così via. Ma una volta che  il MPS è stato assorbito ed espropriato a vantaggio di altri Istituti di credito, chi si va a cercare ?   Ci mettiamo a fare i balletti di parole come ha fatto la minoranza nella seduta del consiglio comunale del 13 gennaio 2021 ? Una posizione sciagurata quella di non schierarsi a vantaggio di Siena e della sua storia, che è poi anche la storia del MPS e limitarsi agli auguri che tutto vada bene come se la cosa non ci riguardasse. Al contrario i cittadini di Siena per questo hanno espresso la loro scelta e per questo vogliono che si vada fino in fondo per salvaguardare la nostra Banca.  La saggezza Toscana ancora una volta ci aiuta a concludere che chi ha paura e gli tremano le gambe non vada alla battaglia. Tranquilli in prima fila a difendere Siena è schierata tutta la maggioranza ed è schierato il Sindaco De Mossi, vero interprete della volontà popolare e della storia secolare di Siena,  delle sue Istituzioni e tradizioni.    La minoranza ? … la lasciamo dietro per ripararla dai colpi di vento e dai colpi di tosse,  con la bandierina nostalgica della sinistra stampata forse sulle mascherine.   Così i soloni della parola quelli che hanno sempre capito tutto e vogliono insegnare agli altri, possono forse venire smascherati.  Questa l’immagine che viene consegnata alla storia della nostra Città anche a memoria futura a proposito della Toscana rossa.