Siena : MPS; lettera aperta associazione “Confronti” al Presidente del Parlamento Europeo On.le David Sassoli,” la privatizzazione di MPS contravviene alle disposizioni europee sulla ‘ricapitalizzazione precauzionale’”.

 Dall’associazione “Confronti” di Siena riceviamo e pubblichiamo

“Signor Presidente, ci rivolgiamo a Lei in considerazione del ruolo svolto dal Parlamento Europeo nella formazione e approvazione della Direttiva sul risanamento e la risoluzione degli enti creditizi (BRRD), che ha introdotto lo strumento della ricapitalizzazione precauzionale per le banche solvibili, opzione concordata proprio dal Parlamento europeo, e dal Consiglio, al momento dell’adozione della direttiva.Essa è infatti la condizione applicata al Monte dei Paschi di Siena nell’accordo intervenuto, nel 2017, fra l’allora Ministro Padoan e la commissaria Vestager, con l’ingresso dello Stato italiano nel capitale del quarto istituto bancario nazionale. Accordo che ha previsto la scelta di mantenere la presenza dello Stato così maturata per un quinquennio. Quell’accordo si basava sull’impegno a sottoporre MPS ad una profonda ristrutturazione, volta a garantirne la redditività futura e ad assicurare che lo Stato italiano ricevesse una remunerazione sufficiente per il proprio investimento. Infatti, i soldi immessi erano soldi dei contribuenti. Delle condizioni poste, oggi, manca proprio quest’ultima: una remunerazione sufficiente del capitale investito, nel tempo, dallo Stato. Dei soldi dei contribuenti. Ancora meno sufficiente qualora operassero i bonus fiscali – che tolgono soldi dei contribuenti per altre finalità – ipotizzati per agevolare, entro il corrente anno, l’arrivo di un compratore. Del più accreditato dalla stampa e dagli addetti ai lavori. La banca oggi presieduta, dopo aver lasciato il seggio parlamentare, dal Ministro dell’economia che sottoscrisse quell’accordo. All’impossibile sufficiente remunerazione del capitale investito contribuisce il gravissimo momento che stiamo vivendo, che ha sconvolto l’economia oltre alle nostre vite. Forzare la mano, anzi le regole, per dare corso a quell’impegno sulla quinquennalità della presenza dello Stato italiano nel Monte dei Paschi di Siena sarebbe un’illogica operazione, contraria alle regole stesse di quella ricapitalizzazione precauzionale decisa, come strumento, dal Parlamento che Lei presiede. Ecco perché ci appelliamo al parlamento Europeo,perché vigili affinché una simile contravvenzione alle regole che esso stesso ha dato, non abbia a compiersi”.