Siena: nasce “Terre di Siena slow”; un progetto di eccellenza per il cicloturismo.Itinerari, servizi e accoglienza specializzata per valorizzare il territorio e trasformare la Via Francigena da percorso escursionistico a percorso ciclabile

Da un protocollo d’intesa sottoscritto da 32 Comuni e dalla Provincia, con il Comune  di Siena ente capofila, nasce “Terre di Siena Slow”. Un progetto bike friendly elaborato e condiviso con esperti nominati dai Comuni e dalle Associazioni sportive locali con il coordinamento del Bici Club Terre di Siena e Ari-Audax Randonneur Italia,  la partecipazione di FIAB Siena e Eroica, per la valorizzazione del territorio senese come meta d’eccellenza del cicloturismo a livello nazionale e internazionale, e presentato oggi, a  Palazzo Berlinghieri, in conferenza stampa dall’assessore al Turismo Alberto Tirelli, che ha ufficializzato la Francigena da percorso escursionistico a percorso ciclabile. <<Un lavoro lungo e articolato che speriamo possa essere accolto dalla Regione Toscana come esempio virtuoso da copiare anche in altri territori>>. Una storia, quella della bici in Terre di Siena, che ha radici lontane e che vede, già da tempo, appassionati della due ruote scegliere, per escursioni e vacanze slow, il territorio senese. Merito della bellezza del paesaggio, della varietà dei percorsi e della qualità dell’accoglienza.  <<Terre di Siena nasce da un’idea di Fiorenza Guerranti – ricorda il portavoce del Presidente della Provincia Roberta Di Pasquale – nel lontano 2002 quando era Direttore APT Siena. A lei un grazie particolare vista la sua lungimiranza nel riconoscere le potenzialità di un territorio che oggi viene definito da molti, l’ombelico del cicloturismo>>. Ed è proprio in questa ottica che, le Amministrazioni locali, sono impegnate e continuano ad impegnarsi nella conservazione e miglioramento del reticolo di strade bianche con percorsi permanenti e interamente segnalati che sono l’icona del mondo bike, ed elemento fondamentale di attrazione per un turismo in bicicletta. <<Terre di Siena Slow non nasce oggi ma è grazie all’impegno delle istituzioni, e in particolar modo alla grande attenzione sul tema da parte dell’assessore al Turismo Tirelli, che l’iniziativa torna alla luce. L’obiettivo è quello di realizzare un prodotto turistico omogeneo sul cicloturismo, come prevede la legge regionale>>, così il presidente dell’associazione Ari Luca Bonechi che ha illustrato nel dettaglio l’intero lavoro.<<Un progetto di sistema che mette insieme tutti – ha affermato il sindaco di Sovicille Giuseppe Gugliotti in rappresentanza dei comuni coinvolti – e soprattutto quel tessuto vivo che sono le associazioni. Rivolto anche ai nostri residenti perché avere dei percorsi segnalati e curati vuol dire avere una pratica della bici sul territorio che permette la riscoperta della bellezza delle Terre di Siena, e il piacere di una buona pratica sportiva. Oltre a rispondere alle sempre maggiori richieste di un turismo esperenziale>>. Un lavoro di squadra che ha permesso di ospitare e continua a farlo, alcuni degli eventi ciclistici più importanti a livello internazionale come L’Eroica e Strade Bianche.Con il progetto “Terre di Siena slow”, che rientra nel masterplan della mobilità dolce della Provincia, strategie e azioni finalizzate a sviluppare la mobilità ciclistica sia in ambito urbano sia extraurbano, i Comuni e la Provincia di Siena si sono impegnati a stabilire: gli standard minimi che dovranno possedere i percorsi oggetto di tutela e valorizzazione; un metodo di valutazione e classificazione dei tragitti supportato anche dal format “Sweet Road” elaborato da Bike Rando che considera la percorribilità, sicurezza e attrattività turistica, qualità e varietà dei servizi e delle strutture di accoglienza, per definire la qualità  di un percorso; una Carta dei Servizi che contiene impegni delle Istituzioni pubbliche e degli operatori economici privati per garantire la  sicurezza, la conservazione e tutela delle strade bianche, la manutenzione e segnaletica, e la qualità dell’accoglienza per i cicloturisti con punti di sosta lungo la via e servizi ad hoc nei punti ricettivi e nelle strutture alberghiere del territorio come deposito per biciclette, cleaning corner, menu per biker, collegamenti con stazioni, bus e aeroporti. La rete dei percorsi interamente segnalati comprende: la Francigena ciclabile, il percorso permanente L’Eroica, il Sentiero della Bonifica, il Grande Tour della Val di Merse e il tracciato di Strade Bianche. A questi si aggiunge il ciclotour nelle varie aree della provincia: Chianti Classic, Crete senesi, Val d’Orcia/Amiata, Gigante Bianco, Terre Etrusche, Val di Merse e Vernaccia. La presentazione di “Terre di Siena Slow” è stata anche l’occasione per presentare la guida di Gianfranco Giani (ed. Betti): “…sulle orme di Sigerico… la Via Francigena in terra di Siena”. «Ritengo che l’editoria – ha dichiarato L’editore Luca Betti – può essere un grande supporto al territorio ed è da qui che nasce la mia volontà di pubblicare questa guida»Un racconto dettagliato con cartine, tappe e informazioni utili sull’itinerario di 170 km percorso dall’arcivescovo di Canterbury, Sigerico, recatosi a Roma nel 990 per ricevere il pallio, simbolo della dignità arcivescovile, dal Papa Giovanni XV.