Siena: presentato il progetto di recupero e redistribuzione delle eccedenze alimentari in favore delle persone indigenti

L’assessore ai Servizi Sociali Francesca Appolloni ha illustrato una serie di progetti che l’Amministrazione di Siena sta portando avanti e che vedono al centro temi di grande interesse sociale, dalla persona all’ambiente. In primis l’iniziativa “SienaSociale – Un talk a Palazzo”: il ciclo di incontri aperti alla cittadinanza (ingresso libero), che si terranno nella Sala delle Lupe di Palazzo Comunale con l’intento di contribuire a stimolare momenti di arricchimento e di crescita, promuovendo l’individuo non come essere isolato, ma in seno alla famiglia e alla società. <<Abbiamo scelto – ha commentato l’assessore – quattro argomenti di utile confronto soprattutto per i genitori ponendoci da tramite tra specialisti di rilievo nazionale e del territorio e la cittadinanza. In quest’ottica di dialogo, oltre al dibattito in sé, verrà infatti fornito anche un questionario nel quale sarà possibile esprimere il proprio parere sull’incontro e dare spunti interessanti all’Amministrazione anche su temi da trattare in futuro>>. Il format inizierà il prossimo 17 febbraio alle 17 con “Siamo Tutti Neurodiversi” e affronterà il tema della dislessia come risorsa e non come malattia. Saranno presenti il direttore scientifico di SOS Dislessia e massimo esperto in Disturbi Specifici dell’Apprendimento Giacomo Stella, il responsabile del Centro Ricerca Anastasis Luca Grandi, con la partecipazione e il coordinamento di Valentina Campanella dell’associazione SerenaMente – Centro Dedalo di Siena.  <<Un viaggio – ha continuato Appolloni – in quello che molti considerano una patologia, ma che in realtà è uno sviluppo neurologico atipico che rappresenta una manifestazione delle normali variazioni nello sviluppo umano. Una prospettiva diversa che vuole dimostrare quanto le differenze nell’apprendimento di lettura, scrittura e calcolo non siano necessariamente disfunzionali e da correggere, piuttosto da riconoscere e rispettare. Per fare questo occorre una società inclusiva capace di accogliere e valorizzare le diversità trasformandole in ricchezze e contrastando così bullismo e discriminazione>>. Un dibattito al quale non mancheranno testimonianze dirette anche per comprendere da vicino i reali bisogni di un ragazzo dislessico che, uscito dalla scuola, deve confrontarsi con il mondo del lavoro.Seguiranno due incontri primaverili che tratteranno l’adolescenza e le problematiche connesse a questa delicata fase della vita. Il 1° aprile alle ore 17, “Gli adolescenti del terzo millennio”: una ‘fotografia scattata’ dallo scrittore e insegnante Francesco Ricci e dallo psicologo e psicoterapeuta Luca Pianigiani sui teenager che vivono una dimensione on line/of line, tra rischi, dipendenze, bisogno di futuro e sentimenti in evoluzione. Mentre il 6 maggio sempre alle 17 “L’adolescenza e la dimensione affettiva” con Dino Mazzei psicologo, psicoterapeuta e Direttore dell’Istituto di Terapia Familiare di Siena. Il ciclo si concluderà, ad ottobre, il 28, con un approfondimento dal titolo: “Il Diario di Pietra. NOF4”. La scrittrice Alessandra Cotoloni e lo psichiatra Andrea Friscelli partiranno dal romanzo che narra di Fernando Nannetti e condurranno i presenti nel complesso quanto sconosciuto mondo della malattia mentale.  L’altro progetto realizzato dall’Amministrazione e presentato sempre questa mattina da Appolloni insieme a Enrico Carpitelli, Dirigente dell’Area Ristorazione dell’Azienda DSU Toscana e Giovanni Maria Avena consigliere di amministrazione del DSU, ha riguardato la lotta allo spreco alimentare. L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana e il Comune hanno infatti avviato un progetto di recupero e redistribuzione delle eccedenze alimentari in favore delle persone indigenti con il coinvolgimento degli enti del Terzo Settore presenti sul territorio. Nello specifico, i prodotti alimentari non consumati e non distribuiti nella mensa universitaria Bandini di Siena verranno donati ai più bisognosi. Un’azione che, come sottolineato dall’assessore al sociale <<vuole riportare l’attenzione sul valore e sul rispetto del cibo attraverso azioni concrete di solidarietà. Un incipit per tutta la città, la quale vanta già una sensibilità sul tema, che possa contribuire a dare più sostanza a questo progetto avviato dalla Regione Toscana. Ecco perché abbiamo voluto prorogare il bando dal 21 al 28 febbraio: per dare più tempo alle realtà del Terzo settore di partecipare e di organizzarsi soprattutto per munirsi di mezzi e veicoli necessari per il ritiro dei pasti>>.

Come ha precisato Avena <<quello della ridistribuzione è un modo diverso per intraprendere un percorso con amministrazioni e terzo settore. Sinonimo di “buone pratiche” avviate già con Pisa e Firenze, che ci auguriamo possa radicarsi anche a Siena>>.   <<Siena – ha proseguito  Carpitelli – è una realtà molto importante per noi che non poteva rimanere scoperta. Recuperare i pasti è sempre più indispensabile considerando il quadro di povertà causato dalla crisi economica che ha toccato il nostro Paese. Questi verranno ridistribuiti entro le 24 ore come richiesto dalle norme igienico sanitarie. Senza dimenticare che si tratta di cibo “sicuro”, con tutte le qualità organolettiche e nutrizionali. In questo primo avvio partiremo con circa 30 pasti ridistribuiti, ma non escludiamo di poter ampliare la rete coinvolgendo anche le altre mense senesi, quella di Sant’Agata e San Miniato, con le quali siamo già in contatto, per raggiungere così un numero di circa 80,100.   <<I dati dell’osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market – ha concluso Appolloni -che hanno visto le famiglie italiane nel solo 2019 gettare letteralmente nel cestino una cifra come circa 6,5 miliardi di euro di cibo, il 25% in meno rispetto all’anno scorso, ci dimostrano un trend positivo, ma ancora non sufficiente per contrastare un fenomeno così diffuso>>.