Siena: turismo; consigliere comunale Valentini (Pd) replica ad affermazioni assessore Tirelli , “conferma il calo, ma dice che sono molto impegnati per rilanciare il turismo ed i risultati si vedranno presto. Lo speriamo tutti, anche se il ragionamento è in linea con quello che promettono Di Maio e Salvini per l’Italia”

Dal consigliere comunale del Pd di Siena Bruno Valentini riceviamo e pubblichiamo

“Ho letto la replica del’assessore Tirelli alla mia constatazione che nel secondo semestre 2018 (quello dove ha operato l’attuale Amministrazione) i pernottamenti turistici sono diminuiti per oltre 4mila presenze. In sostanza Tirelli conferma il calo, ma dice che sono molto impegnati per rilanciare il turismo ed i risultati si vedranno presto. Lo speriamo tutti, anche se il ragionamento è in linea con quello che promettono Di Maio e Salvini per l’Italia: fateci lavorare, per adesso annaspiamo ma assicuriamo grandi successi. Tirelli fa un ragionamento generale sulla necessità di allungare la durata del soggiorno, obiettivo condivisibile anche se molto difficile da raggiungere visto che in tutta Italia dal 2000 ad oggi, la durata media della presenze nelle strutture ricettive è diminuita del 30 per cento. Sono completamente d’accordo sull’opportunità di aggiungere cose da fare ed esperienze da provare a ciò che Siena offre “da vedere” e del resto è quello che abbiamo fatto insieme all’assessora Sonia Pallai, cercando di aggiungere valore all’offerta turistica senese, con iniziative che non casualmente sono state praticamente tutte confermate dall’attuale Giunta, senza innovazioni di rilievo. Del resto nel 2017 si registrarono 26mila arrivi in più e ben 51mila presenze in più rispetto all’anno precedente. E sempre nel 2017 la “destagionalizzazione” dei flussi ebbe un positivo riscontro, perchè le presenze aumentarono di più proprio nei mesi invernali: gennaio +16,3%, febbraio +24%, dicembre +8,7%. Se, invece, vogliamo guardare a tutti i cinque anni del nostro mandato amministrativo, il riscontro indiretto è l’incasso dell’imposta di soggiorno, che è salito complessivamente del 28%. A proposito della necessità detta da Tirelli di passare da un modello meno consumistico del turismo ad un altro, che comprenda segmenti meno sviluppati, come quello religioso o congressuale, vale la pena di spendere qualche parola. Ad oggi, questa tensione progettuale “elevata” non si è proprio vista, a meno che non si pensi al trenino natalizio. Per quanto riguarda il turismo “spirituale”, mi hanno persino chiamato il “francigeno” per la nostra ostinazione a promuovere gli itinerari storico-culturali europei e Siena è la città (su quattro Nazioni!) che ha visto  crescere di più il proprio brand internazionale per la Via Francigena. Inoltre, se Siena potrà fare finalmente del serio turismo congressuale è perchè con ostinazione abbiamo perseguito il traguardo del primo centro congressi all’interno del Santa Maria della Scala, che è praticamente pronto, superando le complessità di realizzazione dentro un edificio storico e super vincolato come quello. Fra l’altro, la stampa ha reso noto che per la nomina del nuovo direttore del Santa Maria della Scala i candidati sono meno di un terzo rispetto al bando nazionale che io avevo indetto e ciò indica che all’esterno quel ruolo sembra paradossalmente meno attrattivo rispetto a 3/4 anni fa, nonostante le grandi difficoltà in qui ci dibattevamo allora. Infine, una gratuita bugia è quella di non aver lavorato sul turismo insieme agli altri Comuni, come al contrario è invece accaduto per i progetti sulle Strade Bianche, sull’Ultramarathon Terre di Siena, sul coordinamento per la Via Francigena, sulla marcia Siena-Acquapendente, sulla valorizzazione della Lauretana, sugli investimenti per il Masterplan per il medioevo in Toscana, per il progetto Mosaico sulla mobilità sostenibile, per il coordinamento delle statistiche sui flussi, ecc. L’ultima battuta la riservo a ciò che l’assessore Tirelli non ha commentato: come spiega che il mese che ha registrato la peggiore performance negativa di presenze turistiche è stato ottobre 2018, il mese del Palio straordinario? Tutti sappiamo che l’anima del Palio di Siena è quella di non essere un prodotto turistico, ma è un vero peccato non riversarne adeguatamente l’attrattività sull’economia cittadina e questo può spiegarsi solo con difetti di comunicazione.”