Siena: vertenza Engineering; assemblea lavoratori  pronta a mettere in atto qualsiasi iniziativa per mantenere la sede a Siena. Intanto ha proclamato lo stato di agitazione con lo sciopero degli straordinari e della reperibilità. Intanto a una interrogazione del Pd il Sindaco De Mossi, che ha incontrato i dirigenti del gruppo , ha confermato che cercherà di far mantenere la sede a Siena

L’assemblea sindacale dei lavoratori Engineering di Siena , come informano Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Rsu, si è riunita in via telematica  per discutere e valutare la decisione aziendale di procedere al trasferimento collettivo del personale occupato nel territorio senese presso le sedi di Firenze ed Arezzo. “L’ampia partecipazione ha dato luogo ad una proficua discussione – dice una nota -che può essere sintetizzata con la volontà e la massima convinzione da parte dei lavoratori a mettere in campo qualsiasi iniziativa per difendere il mantenimento della sede di Siena. In attesa dell’incontro con l’azienda programmato per la mattina di domani mercoledì 1 luglio, l’assemblea dei lavoratori ha deciso di proclamare fin da subito lo stato di agitazione con lo sciopero immediato degli straordinari e della reperibilità. Dopo l’incontro di domani, se non dovessero esserci novità positive, ci riserveremo di mettere in atto tutte le iniziative che riterremo più opportune.” Intanto il gruppo consiliare PD (Alessandro Masi, Luca Micheli, Giulia Periccioli e Bruno Valentini),  ha presentato un’interrogazione proprio  trasferimento da Siena della sede di Engineering. Masi nell’informare l’aula che, da quanto appreso dalla stampa, 160 lavoratori della società dal prossimo 1° settembre saranno trasferiti da Siena con la possibilità di scegliere tra la sede di Firenze e Arezzo, ha evidenziato come <<la misura adottata dalla società risulti inaspettata vista, anche la chiusura positiva del bilancio 2019>>. <<Considerati i disagi che la delocalizzazione comporterà ai lavoratori – ha proseguito il consigliere – chiedo al sindaco se l’amministrazione si è già attivata per conoscere i motivi aziendali del trasferimento e se, in caso si dovesse trattare di un tema di costi, il Comune potesse intervenire, e in che modo, per mantenere questa attività high tech e le sue professionalità nella nostra città>>. Il sindaco Luigi De Mossi, nel comunicare all’aula di aver incontrato  insieme al consigliere Lorenzo Loré una delegazione di dipendenti di Engineering, ha annunciato che, proprio domani, 30 giugno, si troverà con i dirigenti dell’azienda così da avere un quadro preciso della situazione. <<Una situazione – ha ribadito il primo cittadino – consequenziale alla crisi che ha colpito la Banca MPS, così come il mondo bancario in genere, che si è trovato ad affrontare quanto accaduto negli anni Settanta alla grande industria con la robotizzazione>>. Anche <<la diversificazione del portfolio clienti attivata dalla società non è stato sufficiente a superare la crisi. Purtroppo come Comune non possiamo intervenire con sostegni economici, ma cercheremo di far mantenere a Engineering la sede a Siena, sia per agevolare i dipendenti che quando non sono in lavoro agile possono restare, comunque, sul territorio senza essere costretti al pendolarismo e sia per le ricadute economiche dovute alla loro presenza a Siena>>. Masi, nel ringraziare per risposta ricevuta dal sindaco si è dichiarato <<in parte soddisfatto. Il sindaco ha compreso lo spirito della nostra interrogazione: condividere le preoccupazioni che stanno vivendo i dipendenti di Engineering e creare spazi di dialogo con l’azienda, in modo da stimolare possibili soluzioni magari non ipotizzate dalla stessa. I rischi per l’occupazione e i disagi dei lavoratori nella nostra città nel post Coronavirus meritano un punto della situazione del Consiglio Comunale, con la conferenza dei Capigruppo e il sindaco>>.